Ventura apre all’addio

Nella settimana che si concluderà con il delicatissimo derby della Mole, Giampiero Ventura apre per la prima volta alla possibilità di lasciare il Torino al termine della stagione.
 
Il tecnico granata, che a novembre ha rinnovato il contratto fino al 2018, è finito nel vortice della contestazione dei tifosi a causa del rendimento sotto le aspettative della squadra, protagonista di una media da retrocessione nel girone di ritorno:
 
“Dobbiamo restare uniti fino al 15 maggio. Poi rimarrò solo se tutto il popolo granata sarà d’accordo. Ho ancora 2 anni di contratto, ma non ha senso che rimanga cambiando progetto o se non c’è l’accordo di tutto il popolo granata” ha detto Ventura al termine dell’allenamento, preceduto a propria volta da un confronto tra il ds Petrachi e i tifosi, che hanno chiesto alla squadra massimo impegno in vista della “partita dell’anno”.
 
“Non siamo diventati dei brocchi, e lo dimostreremo. Poi valuteremo se ci sarà da cambiare qualche giocatore o l’allenatore stesso. Di sicuro in quattro anni abbiamo fatto moltissimo, il primo giorno c’erano 5.000 persone che urlavano e ci sputavano addosso. Domenica – ha concluso il tecnico genovese, tra i papabili per la successione di Conte in Nazionale – ce la metteremo tutta, ma se arriveremo alla partita con questo stato d’animo sarà molto difficile. La mia preoccupazione è che al primo errore arrivino i fischi. I tifosi devono stare vicino alla squadra. Se volete contestare me lo facciano, ma i ragazzi hanno bisogno di tempo e fiducia, perché la maglia del Toro pesa e ha una storia”. 
 

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