Mercato Juventus, retroscena sull’esonero di Igor Tudor

Articolo di Andrea Gussoni

L’avventura di Igor Tudor sulla panchina bianconera si conclude poche ore dopo la sconfitta dell’Olimpico

L’avventura di Igor Tudor sulla panchina bianconera si conclude poche ore dopo la sconfitta dell’Olimpico. Il tecnico croato paga una confusione tattica e di ruoli ormai diventata evidente, ma anche una gestione percepita come sempre più carica di giustificazioni e autoanalisi sterili. Per la società, quelle riflessioni continue sono apparse come una ricerca costante di alibi. Questione di “stile Juve”, verrebbe da dire.

Dopo Lazio-Juve, le reazioni sono state veementi: dai tifosi furiosi sui social al malumore interno per alcune scelte, fino alle polemiche arbitrali. Ma dietro l’esonero del tecnico c’è molto di più.

Secondo la Gazzetta dello Sport, l’assenza di risultati ha accompagnato quella di uno “stile” riconoscibile, riportando la memoria ai tempi difficili della gestione Maifredi. Verona come Como, come Madrid: arbitri nel mirino, calendario sotto accusa, troppe gare complicate una dopo l’altra. E in campo, dita puntate sui giocatori – l’ultimo, Cambiaso – accusati di non incidere più come un tempo.

La squadra, a parole, sembrava compatta. Nei fatti, molto meno. Tudor non è mai stato uno da compromessi: niente gioco di rimessa, niente palloni spazzati via, ma anche poca diplomazia nelle uscite pubbliche. E quell’etichetta da “traghettatore”, sempre respinta ma mai del tutto cancellata, ha finito per pesare sul suo percorso.

La decisione è maturata rapidamente, con l’intervento diretto di John Elkann. Aspettare ancora avrebbe significato rischiare di allontanarsi dalla zona nobile della classifica senza risolvere il problema principale: la mancanza di identità. Sei mesi dopo, il fantasma di Thiago Motta – mai davvero scomparso – si è materializzato alla Continassa. Così si chiude, dopo poco più di mezzo anno, l’esperienza di Igor Tudor alla guida della Juventus.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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