Danilo dal ritiro del Brasile è tornato a parlare della Juventus: "E' la squadra più importante della mia vita, non l'ho mai nascosto"
Danilo dal ritiro del Brasile è tornato a parlare della Juventus: “E’ la squadra più importante della mia vita, non l’ho mai nascosto. Per tutto quello che ho vissuto lì, per il club, la città e la storia”.
“Pensavo che la mia carriera fosse destinata a finire alla Juventus, ma la vita è folle e le cose hanno preso un’altra piega. La Juve è una questione di famiglia. È dove sono cresciuti i miei figli, il club in cui mi sono ritrovato come persona e come atleta. Sono sempre stato una figura paterna per i ragazzi e per tutto il gruppo”.
“Il modo in cui me ne sono andato è stato molto difficile. Ma stiamo parlando di persone, non del club. Quando ho rivisto i miei compagni di squadra negli USA con il Flamengo, sentivo ancora la pressione di essermene andato e tutto il resto, ma il mio cuore si è confortato”.
“Andrea Agnelli mi ha insegnato molto su come si può essere professionisti, vivere per il proprio club, la propria azienda, ma con passione e dedizione. Un atleta che considero mio idolo, poi, è Buffon. Ogni volta che ho bisogno di una parola, di qualcosa sul calcio, lo chiamo o gli mando un messaggio vocale”.