Fabio Lopez riparte dai campioni di Liberia: ha firmato per il Fassell

Articolo di Aldo Seghedoni

Entusiasmo a Monrovia per l’arrivo dell’allenatore romano, già commissario tecnico del Bangladesh e con tante esperienze di successo alle spalle.

Una nuova interessante avventura per Fabio Lopez, l’allenatore giramondo che non smette di stupire ed è apprezzato per la sua competenza e per la capacità di adattarsi in qualsiasi situazione anche lontano dall’Italia.

Ad assicurarsi le prestazioni del tecnico romano è stato il Fassell, prestigioso club della capitale della Liberia, Monrovia, con il quale ha firmato fino al termine della stagione con opzione per una seconda annata.

Cassell Anthony Kuoh Sr., presidente e amministratore delegato del club, si è detto entusiasta che Lopez abbia accettato la sfida di lavorare per il Fassell, che è campione in carica. “Vogliamo restituire dignità al nostro club. Crediamo che nell’ultimo mese la squadra abbia avuto un calo di forma e che l’orgoglio per cui i liberiani ci conoscono si sia un po’ affievolito” ha detto.

“Grazie per avermi accolto in modo così gentile. Sono molto felice di far parte della famiglia dell’FC Fassell. Ho accettato questa sfida perché so che sto arrivando nella squadra campione della lega” le parole di Lopez.

Il nuovo tecnico del Fassell, classe 1973, ha lavorato in Lituania, con un paio di club della massima serie, in Malesia, Indonesia, Arabia Saudita (nel prestigioso Al-Ahli), Oman, Vietnam e, più di recente, in Sudafrica. E, medaglia che in pochi possono esibire, è stato anche commissario tecnico di una nazionale: il Bangladesh. Nella sua nuova squadra manterrà lo stesso staff tecnico, incluso l’allenatore in seconda Matthew Julutweh, che aveva assunto il ruolo ad interim il 6 novembre.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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