Zambrotta vota per il biennio

Due titoli sul campo cancellati, poca fortuna in Europa, ma un posto incancellabile nel cuore dei tifosi della Juventus, per motivi tecnici, ma anche “politici”, legati alle note vicende che hanno poi spazzato via quello squadrone.

All’eterno dibattito su quale sia la Juventus più forte di sempre, tra quella attuale dominatrice in patria e vice-campione d’Europa 2015 e quella del biennio 2004-2006, partecipa anche Gianluca Zambrotta, con un verdetto “scontato”. Secondo il parere dell’ex esterno bianconero e della Nazionale, oltre che del Milan, il confronto neppure si pone…:

“E’ anche vero che 15 anni fa la rosa delle squadre che aspiravano a vincere lo scudetto erano differenti, e che da qualche anno il livello è sceso, ma la Juve più forte che ricordo aveva giocatori del calibro di Buffon, Thuram, Cannavaro, Viera, Emerson, Nedved, Trezeguet, Ibrahimovic. Credo vinceranno anche quest’anno, solo la Roma e il Napoli possano dare fastidio alla Juve. Il Napoli è molto organizzato, Sarri mi piace, anche se la perdita di Milik è un brutto colpo”. 

Zambrotta ha poi minimizzato le difficoltà della nuova Italia di Ventura (“Anche ai miei tempi capitava di soffrire contro squadre contro la Macedonia, conta solo qualificarsi”), prima di esporsi anche sul mancato ritorno al Milan da dirigente dell’ex compagno Maldini: “Uno con la sua esperienza e la sua professionalità può essere molto utile, ma non conosco i piani societari del Milan. Non vedere più Berlusconi suonerà strano, come è successo per l’Inter con Moratti”.

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