
Dopo le critiche da parte del calciatore francese è arrivata la secca risposta da parte dell'amministratore delegato di Lega Serie A.
Continua senza esclusione di colpi, soprattutto via social, il dibattito legato alla scelta di far disputare Milan-Como del prossimo febbraio in Australia, una decisione avallata (seppur con riluttanza, in assenza di normative specifiche) dalla UEFA e che tiene conto dell’intenzione di esplorare nuovi mercati da parte di Lega Serie A, approfittando dell’indisponibilità del ‘Meazza’ impegnato ad ospitare la cerimonia d’apertura dei Giochi Olimpici invernali.
Adrien Rabiot, calciatore di una delle due società interessate, il Milan, ha definito senza mezzi termini “pazzesca”, in senso negativo, la scelta di spostarsi fino a Perth, città distante circa 13.700 chilometri da Milano via aereo. La replica dell’amministratore delegato di Lega Serie A, Luigi De Siervo, non si è fatta però attendere: “Rabiot ha dimenticato che è pagato milioni per giocare a calcio” ha chiosato il dirigente a margine dell’assemblea di Lega svoltasi mercoledì.
“Dovrebbe avere più rispetto delle cifre che guadagna e assecondare il suo datore di lavoro, il Milan – ha aggiunto De Siervo -. La stessa società ha accettato la proposta di giocare all’estero e spinto in quella direzione. Quella che ci aspetta è una sfida complicata, ci sono tante ore di volo ma si viaggerà in business class dall’altra parte del mondo, i calciatori di alto livello devono capire che è un sacrificio commisurato al loro guadagno”.
Il confronto fra gli appassionati è accesissimo e, come spesso accade quando il teatro della discussione è la rete, polarizzato: da una parte chi ritiene ingiusto togliere la possibilità ai tifosi, soprattutto quelli locali, di guardare dal vivo una partita della propria squadra del cuore, dall’altra chi invece plaude all’iniziativa, citando come esempi virtuosi quelli delle leghe professionistiche americane (NBA, NFL, NHL e MLB) che almeno una volta l’anno, se non di più, giocano partite di regual season in Europa. Quel che è certo è che il dibattito è destinato a proseguire anche nelle prossime settimane.