Milan-Como in Australia, Adrien Rabiot va giù piatto

Articolo di Francesco Lucivero

Il francese ha detto la sua, senza filtri, sulla decisione di Lega Serie A di far giocare la gara del prossimo febbraio a Perth.

La scelta di giocare Milan-Como in Australia, sfruttando l’indisponibilità dello Stadio Giuseppe Meazza per spostare una gara di Serie A all’estero (con il placet dell’UEFA), non sembra aver convinto uno dei potenziali protagonisti della partita in programma a febbraio, il francese Adrien Rabiot, arrivato in rossonero nella fase finale del calciomercato estivo.

“Per me è pazzesco che si giochi lì – ha chiosato il centrocampista francese nel corso di un’intervista rilasciata a ‘Le Figaro’ -. Chiaramente poi ci sono accordi economici sui quali noi calciatori non abbiamo alcun controllo, resta il fatto che dovremo fare migliaia di chilometri per andare a giocare una partita del campionato italiano in Australia: dovremo adattarci, come sempre”.

Milan-Como non sarà l’unica partita di uno dei maggiori campionati europei a disputarsi fuori dai confini del proprio Paese: anche la gara fra Barcellona e Villarreal si giocherà lontano dalla Spagna, più precisamente negli Stati Uniti, a Miami. La UEFA, nel comunicato in cui ha ufficializzato il via libera, ha individuato come motivazione della propria decisione un vuoto normativo, che si impegnerà a colmare nel prossimo futuro.

Il presidente della confederazione europea, Aleksander Ceferin, aveva dichiarato nella stessa occasione: “Sebbene sia deplorevole dover rinunciare a queste due partite, questa decisione è eccezionale e non deve essere considerata un precedente. Il nostro impegno è chiaro: proteggere l’integrità dei campionati nazionali e garantire che il calcio rimanga ancorato al suo ambiente di casa”.

Nato nel 1986, giornalista pubblicista e speaker radiofonico appassionato di comunicazione sportiva e culturale. Nell'ambito di collaborazioni con importanti editori italiani, oltre che di uffici stampa, realizza articoli, interviste e contenuti per web, radio, televisione e social media.

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