A Roma si rivedranno due lungodegenti della Juventus: lo spiega Luciano Spalletti, che alla vigilia elogia anche il rivale Gasperini.
Juventus attesa dalla sfida con l’eterna rivale Roma, ma che ritrova due importantissime pedine da lungo tempo assenti. Si tratta di Gleison Bremer e Arkadiusz Milik, entrambi a disposizione dei bianconeri nella trasferta dell’Olimpico contro la squadra di Gian Piero Gasperini. Un tecnico che Luciano Spalletti ha lungamente elogiato in una conferenza stampa in cui ha inquadrato le prospettive della sua squadra riguardo alle risposte che sta ottenendo in campo e anche in proiezione alla riapertura del mercato che avrà luogo a gennaio. E che quindi potrebbe rivoluzionare la squadra nel giro di una manciata di settimane.
“Bremer ci sarà a Roma, proprio nel senso che giocherà la partita – ha anticipato Spalletti -. Nei suoi confronti ripongo grande fiducia, dal punto di vista difensivo è fortissimo. Dovremo invece fare valutazioni su Rugani e Cabal, visto che tutti e due sono alle prese con degli affaticamenti muscolari. Sarà tra i convocati anche Milik, che ho trovato come un bimbo felice. Finalmente avrà la possibilità di giocare come ha sempre voluto, lui è un ragazzo di grande entusiasmo e perfettamente consapevole del suo ruolo. Dispone di grandi caratteristiche fisiche e anche tecniche, e farà parte del gruppo Juventus”.
Una Juventus che, sotto la sua guida, secondo Spalletti deve avere caratteristiche molto precise: “Il fatto di essere belli dipende da ciò che attrae gli sportivi. Rispetto a una vetrina bella, è meglio avere vestiti stropicciati ma che ti danno ciò che ti serve. Quindi per me è bello essere intensi, correre tanto, prevedere le situazioni di gioco. Questo è talento, anche se non viene riconosciuto come tale. Possiamo ancora crescere, vedremo se in contesti di alto livello come contro la Roma riusciremo a farlo. E giocatori come Yildiz o McKennie devono adattarsi a non avere un ruolo stabilito, perché per riempire partite come questa servono forza, giocate di alto livello e tante altre cose”.
Capitolo Gasperini. “Lui mi ha incuriosito da sempre, ed è uno dei molti allenatori di Serie A con cui sto bene – ha ammesso Spalletti -. Da uno come lui c’è sempre da imparare, è diventato una specie di brand, un modello di fabbrica. Ormai un po’ tutti lavorano come lui, tanto che avrete sentito dire spesso che fanno come l’Atalanta. O, adesso, come la Roma. Ma lui lavorava in questo modo sin dall’inizio, quando era al Crotone. E tutti i suoi giocatori giocano come lui, Palladino, Juric, Bocchetti, Modesto”.
“Credo Gasperini sia uno di quegli allenatori in grado di inventare un modo di giocare a cui tanti poi fanno riferimento. Come Sacchi, che creò situazioni nuove”, ha aggiunto Spalletti. Che ha spiegato come la sua Juventus proverà ad arginare la Roma del tecnico di Grugliasco: “Devi andare oltre il duello uno contro l’uno. Se non lo fai, entri dentro la loro partita ed è impossibile fare bene”.