Segna Higuain, scatta il razzismo?

SpazioNapoli ha denunciato episodi di razzismo in tribuna stampa a Bergamo.
 
“Al momento del primo gol di Higuain, dalla tribuna sono volati pesanti insulti rivolti ai giornalisti partenopei, tra cui anche i nostri inviati in Lombardia, presenti nel settore riservato alla stampa. ‘Terroni, a Bergamo non vi vogliamo’, hanno inveito alcuni ‘sostenitori’ orobici.  Poi altri gesti spiacevoli, con l’intervento degli steward a riportare la calma. Una situazione ancora una volta vergognosa, dopo alcuni episodi simili già accaduti in altri stadi italiani”, vi si legge.
 
Anche secondo l’ANSA non tutto sarebbe filato liscio. “Due giornalisti napoletani sono stati insultati e aggrediti nella tribuna stampa nord dello stadio di Bergamo per aver esultato al gol del 2-1 di Higuain. Uno dei cronisti sarebbe stato spintonato da un 50enne, che poi se la sarebbe presa anche con una sua collega. Mentre da altri spettatori si levavano frasi come ‘Terroni a Bergamo non vi vogliamo’. A riportare la calma ci hanno pensato gli steward”, riferisce l’agenzia di stampa.
 
Pure Bergamonews ha dato la sua versione: “Diverbi tra tifosi di opposte fedi sedati solo grazie all’intervento degli steward, i soliti insulti a fondo territoriale dei bergamaschi (“Terroni, terroni…”), e le esultanze troppo colorite di alcuni giornalisti napoletani (che confondono il lavoro con la passione calcistica). Un 30enne cronista di SpazioNapoli.it, sito dedicato alla squadra di Sarri, è posizionato nella fila più in basso dello spazio riservato alla stampa, ed esplode in un urlo di gioia (simile a quello di un ultrà in Curva). Un’esultanza evidentemente non gradita da un tifoso nerazzurro appostato nella fila appena sotto, un uomo sui 50 anni, che si gira e rifila una manata al petto prima a lui e poi anche una alla sua giovane collega, intervenuta in sua difesa. In pochi istanti arrivano gli steward dello stadio che, non senza qualche difficoltà e tra le urla degli altri tifosi presenti, riescono comunque a placare gli animi”.

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