Premier League 2025-2026: Chelsea-Bournemouth, le probabili formazioni

Articolo di Aldo Seghedoni

Le due squadre arrivano all'appuntamento con l’obbligo di cambiare marcia dopo un periodo ben al di sotto delle attese.

Uno dei match di martedì validi per la diciannovesima giornata di Premier League alle 20.30 mette di fronte due squadre che hanno perso terreno rispetto agli obiettivi iniziali: Chelsea e Bournemouth arrivano allo scontro diretto con l’obbligo di cambiare marcia dopo un periodo ben al di sotto delle attese, anche se a colpire di più è il momento dei Blues. La formazione di Maresca è scivolata al quinto posto dopo aver raccolto appena un punto nelle gare con Aston Villa e Newcastle, ritrovandosi già a distanza siderale dalla vetta occupata dall’Arsenal.

Il rendimento recente del Chelsea racconta di una squadra poco affidabile: nelle ultime cinque partite è arrivato un solo successo, il 2-0 sull’Everton, a fronte di prestazioni altalenanti e sconfitte pesanti come quelle contro Leeds e Aston Villa. Il bilancio complessivo resta discreto, ma i passi falsi hanno frenato una classifica che prometteva ben altro.

La situazione è ancora più delicata in casa Bournemouth. La vittoria in campionato manca da due mesi e il quindicesimo posto, con nove punti di margine sulla zona retrocessione, non consente distrazioni. I Cherries hanno racimolato appena tre punti nelle ultime cinque giornate, un rendimento peggiore solo di quello delle squadre invischiate nella lotta salvezza. Dopo una breve serie di pareggi, tra cui lo 0-0 proprio contro il Chelsea del 6 dicembre, la squadra è crollata nell’ultima uscita, travolta 4-1 sul campo del Brentford.

Probabili formazioni

Chelsea (4-2-3-1): Sanchez; Gusto, Badiashile, Chalobah, Cucurella; Caicedo, E. Fernandez; Estevao, Palmer, Neto; Joao Pedro. Allenatore: Maresca.

Bournemouth (4-2-3-1): Petrovic; Hill, Diakite, Senesi, Truffert; Tavernier, Adli; Jimenez, J. Kluivert, Semenyo; Evanilson. Allenatore: Iraola.

 

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

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