Nel 1994 è stato il primo giapponese a giocare in Italia, nel Genoa.
Kazuyoshi Miura non vuole fermarsi: l’ex attaccante del Genoa, che è vicino a compiere i 59 anni, ha annunciato che proseguirà la sua carriera trasferendosi in prestito al Fukushima United, un club giapponese di terza divisione. “La mia passione per il calcio non è cambiata, indipendentemente dalla mia età”, ha dichiarato l’ex nazionale nipponico, nel 1994 fu il primo calciatore del paese del Sol Levante a giocare in Italia, appunto nel Genoa, totalizzando in Serie A 21 presenze e 1 gol con i rossoblù.
Nato il 26 febbraio 1967 a Shizuoka, città capoluogo dell’omonima prefettura, soprannominato ‘Re Kazu’ in patria, Miura ha collezionato sette presenze la scorsa stagione con l’Atletico Suzuka, un club giapponese di quarta divisione che alla fine è retrocesso nel campionato regionale. È tornato in Giappone nel 2024 dopo un periodo con l’Oliveirense, club portoghese di seconda divisione, dove era stato anch’egli in prestito dallo Yokohama, club nel quale ha giocato per quindici anni, dal 2006 al 2021, per poi passare per una stagione ai Suzuka Point Getters e poi andare in Portogallo.
Miura, partito per il Brasile a soli 15 anni, ha esordito nel 1985 con il club paulista dell’Esporte Clube XV de Novembro Jaú, per poi passare a Santos, Palmeiras, SE Matsubara, CRB Maceió, di nuovo Esporte Clube XV de Novembro Jaú. Coritiba e di nuovo Santos. Nel 1990 torna in Giappone e milita nello Yomiuri e nel Verdy Kawasaki, in questo club gioca fino al 1998 ma in mezzo c’è l’esperienza al Genoa, nella quale l’unico gol lo mette a segno il 4 dicembre 1994 nel derby perso contro la Sampdoria.
Altre sue squadre sono state in Giappone il Kyoto Sanga e il Vissel Kobe, in Croazia la Croazia Zagabria e in Australia il Sydney FC. Insomma, un giramondo che finora, nell’arco di una carriera infinita, ha totalizzato 910 partite e 229 gol. Nel 1990 ha esordito con la nazionale giapponese collezionando 89 presenze e segnando 55 reti.
Non ha però mai partecipato ai Mondiali: per la prima apparizione nipponica in una rassegna iridata nel 1998 non venne infatti convocato, e ha giocato la sua ultima partita in nazionale nel 2000. Si è preso però una piccola rivincita nel 2012, quando è stato convocato nella nazionale giapponese per i Mondiali di calcio a 5.