L'attaccante brasiliano è stato decisivo nonostante il grave infortunio al ginocchio
Dalle stalle alle stelle: l’esperienza di Neymar al Santos è svoltata proprio nel momento peggiore dell’attaccante brasiliano, che si è infortunato gravemente lo scorso 20 novembre al menisco del ginocchio sinistro in una partita contro il Mirassol ma ha deciso di continuare a giocare fino alla salvezza del club paulista. Per molti il suo 2025 era già concluso, ma l’ex PSG e Barcellona, che fino in quel momento era stato molto criticato in patria per un ritorno al di sotto delle attese, ha sorpreso tutti e si è trasformato improvvisamente in un eroe, trascinando alla salvezza il club della sua infanzia.
Nonostante il guaio fisico Neymar ha resistito al dolore giocando le ultime quattro partite di campionato, realizzando cinque reti e servendo un assist decisivo. “Sono venuto qui per aiutare la squadra nel miglior modo possibile – ha detto Neymar dopo la netta vittoria per 3-0 contro il Cruzeiro, dove è rimasto in campo per tutti i novanta minuti del match -. Le ultime settimane sono state difficili, ero a terra moralmente. Sono grato a chi mi ha sostenuto e a Dio. Ora è tempo di riposare e poi mi opererò”. Il suo contratto scade a gennaio: “Non so cosa succederà, ora voglio riposarmi, il mio cuore appartiene sempre al Santos”, ha concluso l’attaccante brasiliano.
Neymar spera ancora in una convocazione del Brasile per il Mondiale 2026, e lo stesso commissario tecnico della nazionale verdeoro Carlo Ancelotti non ha escluso di chiamarlo se riuscirà a recuperare in tempo e ad essere in buona forma fisica per l’evento in Nord America. “Neymar è nella lista dei giocatori che potrebbero partecipare alla Coppa del Mondo. Il campionato brasiliano finisce il 7 dicembre, ma poi ci sono le vacanze. E poi, quando il campionato brasiliano riprenderà, avrà il tempo di dimostrare tutte le sue qualità e anche la sua condizione fisica”, ha spiegato l’allenatore di Reggiolo.
Il futuro di Neymar è tutto da decidere: il giocatore potrebbe scegliere di tornare in Europa per mettersi in vetrina in vista del Mondiale. Molto dipenderà dai tempi di recupero dall’infortunio al ginocchio.
