Nazionale, Arrigo Sacchi bacchetta Claudio Ranieri

"Alla Nazionale non si può dire di no - ha sottolineato l'ex allenatore -. È un dovere morale rispondere alla chiamata".

Arrigo Sacchi ha rilasciato un’intervista a ‘La Gazzetta dello Sport’ in cui ha parlato della Nazionale, a caccia di un allenatore dopo l’esonero di Luciano Spalletti. “Mi sembra che, in questo momento, l’Italia sia trattata male – ha esordito – e questo mi dispiace moltissimo. Prima della partita contro la Norvegia ho letto di un giocatore che ha detto no alla convocazione di Spalletti e poi ha polemizzato con l’ormai ex commissario tecnico”.

“Adesso c’è una persona seria come Ranieri che, all’improvviso, dopo che erano già stati stretti degli accordi per l’ingaggio, si tira indietro – ha aggiunto l’ex allenatore -. E così la Nazionale resta senza allenatore e in pieno caos. Posso dire che l’Italia merita un comportamento diverso?”.

Quindi ha rincarato la dose con Ranieri: “Non conosco le motivazioni profonde, ma ritengo che alla Nazionale non si possa dire di no. È un dovere morale rispondere alla chiamata, perlomeno io la vedo così. La Nazionale è la squadra di tutti gli italiani e dunque, per un allenatore, dovrebbe rappresentare il massimo traguardo. Che cosa c’è di più alto e nobile che poter essere a capo di un progetto che coinvolge l’intero paese?”.

“Leggo nomi di molti allenatori, da Cannavaro a De Rossi e Gattuso. Non mi sento di esprimere un giudizio sulle loro qualità. Hanno fatto le loro esperienze, sono stanti grandi campioni, hanno sicuramente il colore azzurro appiccicato alla pelle, e hanno emozionato il pubblico quando hanno vinto il Mondiale nel 2006. Ma fare il commissario tecnico dell’Italia è un mestiere davvero molto complicato, ve lo dice uno che su quella panchina c’è stato. Bisogna selezionare, allenare, gestire le pressioni, fare gli psicologi… Mica facile… Però che gioia potersi sedere su quella panchina” ha concluso Sacchi.

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