Mondiali: estasi Marocco, out Ronaldo. Africa in semifinale per la prima volta

Il Marocco ha battuto il Portogallo per 1-0, decisiva la rete di En-Nesyri

Il Marocco fa la storia dei Mondiali: per la prima volta una selezione africana raggiunge le semifinali della rassegna iridata. La squadra di Walid Regragui compie l’impresa superando per 1-0 il Portogallo ai quarti grazie ad una rete di En-Nesyri, che sfrutta un errore di Diogo Costa in uscita.  Non bastano gli ingressi di Leao e Ronaldo, la squadra di Santos non concretizza sottoporta ed è fuori: ora il Marocco affronterà la vincente di Inghilterra-Francia per un posto in finale.

Primo tempo combattuto con il Marocco che ribatte colpo su colpo alle iniziative del Portogallo. I lusitani mantengono il possesso palla ma trovano pochi spazi nella difesa degli africani, che provano a pungere in ripartenza. 

L’equilibrio è rotto al 42′ dal grave errore del portiere del Portogallo Diogo Costa: l’estremo difensore del Porto esce a vuoto sul cross di Attiat-Allah, ne approfitta En-Nesyr che di testa firma l’1-0. La reazione del Portogallo è rabbiosa, Bruno Fernandes colpisce la traversa, poi i lusitani chiedono un rigore per un presunto fallo ai danni del giocatore del Manchester United, non concesso dall’arbitro Tello.

Ripresa, il Portogallo non si scuote, e Fernando Santos si aggrappa a Cristiano Ronaldo, in campo per Ruben Neves. Dentro anche Cancelo. Il Marocco poco dopo perde il capitano Saiss, sostituito da Dari.

La squadra di Regragui soffre ma resiste agli assalti del Portogallo: si gioca in una sola metà campo ma in contropiede i Leoni dell’Atlante cercano di chiudere la partita. Al 69′ Santos cambia ancora, inserendo Rafael Leao per Ramos, e Vitinha per Otavio.

Il Portogallo si sbilancia disperatamente alla ricerca del pareggio e presta il fianco al Marocco che cerca di farsi vedere in ripartenza. All’83’ splendida parata di Bounou su Joao Felix, al 91′ si ripete alla grande su Ronaldo, poi è fortunato sul colpo di testa di Pepe che mette fuori di poco.

Il Marocco si difende stringendo i denti, al 93′ si ritrova anche in 10 per l’ingenuo doppio cartellino giallo di Cheddira. Il triplice fischio è una liberazione, e l’inizio di una grande festa nazionale.

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