Una vittoria delicata, difficile, sudata oltre il termine del recupero deciso dall’arbitro: la raccoglie l’Inter, che a Bologna vince 1-0 portandosi a +8 dal Milan e +10 dall’Atalanta, in un allungo che in ottica scudetto potrebbe rivelarsi decisivo.
Non mancano le assenze importanti per i nerazzurri, con Conte che deve rinunciare a De Vrij e Perisic (al loro posto Ranocchia e Young). Eppure l’Inter se la gioca sin dai primissimi minuti, con Lukaku che impegna Ravaglia. Il Bologna però c’è, e si rende pericoloso con Barrow e Soriano. Chi va al gol è però il solito Lukaku, che alla mezz’ora costringe Ravaglia al miracolo con un imperioso colpo di testa, il pallone però sbatte sul palo e lo stesso belga lo raccoglie depositandolo in rete da pochi centimetri.
Il guizzo di Lukaku si rivela già il gol decisivo, nonostante le emozioni non manchino. Schouten chiama Handanovic alla paratissima prima ancora dell’intervallo, poi a inizio ripresa Lautaro Martinez colpisce un gran palo con la conclusione a giro da fuori area. Poi i nerazzurri devono fare i conti con l’arrembante Bologna, ma la difesa a oltranza della capolista funziona. Svanberg e lo spauracchio Juwara sfiorano il pareggio, vengono ammoniti anche Brozovic e Bastoni (entrambi diffidati). Ma l’Inter resiste, vince, e fa un altro passo verso la vittoria del campionato.
