Il Parma che vola conquista Boni

Il Parma “benedice” la data del 30 settembre, ancora propizia un anno dopo. Nel 2018 i crociati batterono di misura l’Empoli, ottenendo la seconda vittoria casalinga consecutiva dopo quella di otto giorni prima contro il Cagliari. Un anno dopo la storia si ripete, questa volta a distanza di pochi giorni, con vittime Sassuolo e Torino. Un toccasana per la classifica e non solo, come conferma Enrico Boni nella sua rubrica per Sportal.it: “Questi punti sono fondamentali, anche se bisogna continuare a stare attenti perché questo è un campionato anomalo, in cui non sembrano esserci vittime sacrificali. Non penso lo saranno le genovesi e anche le teoriche concorrenti come Lecce, Udinese e Verona stanno giocando bene e facendo punti. In ogni caso il Parma ha il calendario dalla sua, le prossime avversarie sono Spal e Genoa e raccogliere altri due o tre punti sarebbe importante, ricordando che l’anno scorso la Spal costruì la sua salvezza contro di noi strappandoci sei punti”.

Resta la sensazione di una squadra più forte di quella dello scorso anno. Boni conferma e si sbilancia al punto di fare un elogio a D’Aversa: “I valori sono quelli di una squadra che non deve lottare fino alla fine, l’organico vale qualcosa di più della salvezza. Certo il gioco resta quello che è, al Tardini non ci si diverte e D’Aversa è sempre piuttosto fortunato, ma gli va dato il merito di aver avuto il coraggio di tenere fuori Inglese in un momento difficile e di avere poi indovinato il momento in cui mandarlo in campo”.

Capitolo a parte Gervinho, che si sta dimostrando decisivo anche senza segnare: “Se il Parma avesse ceduto a una delle offerte arrivate per lui ora saremmo nei guai – conclude Boni – Come detto altre volte in un terzo delle partite è nullo, un terzo non le gioca e in un terzo è decisivo, ora sta dimostrando di esserlo anche senza segnare, ma facendo assist. Resta il fatto che contro di noi gli avversari danno il peggio: il Sassuolo ci ha regalato la vittoria, il Torino quasi. Mazzarri ha detto che conosceva il tipo di gioco del Parma: menomale, mi viene da dire… Propongo un premio a Coverciano per chi riesce a fermare Gervinho. Tutti conoscono le sue caratteristiche, ma nessuno lo argina”.
 

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