Il Milan va a Verona per infrangere il tabù

Milan e un tabù da infrangere

Iniziano ad aleggiare sul Bentegodi storici richiami per le due tifoserie in vista della gara-scudetto di domenica sera a Verona tra l’Hellas di Tudor già salvo quindi senza pensieri ed il Milan capolista, 2 punti sopra l’Inter che giocherà venerdì alle ore 18,45 contro l’Empoli al Meazza. Specie se i nerazzurri riusciranno a battere i toscani. Calcio d’inizio al Bentegodi: ore 20,45. Si profila il “tutto esaurito”. Richiami amari per gli appassionati rossoneri. Ribatezzati con due vocaboli: “fatal Verona”. Era il 20 maggio 1973 quando il Verona, già salvo, sconfisse il Milan 5-3, facendogli perdere lo scudetto a beneficio della Juventus. Memorabili, allora, le parole all’entrata sull’erba del Bentegodi dell’estroso Zigoni, Zigo-gol “Entrai sul campo. Vidi il mio stadio, il nostro stadio, completamente rossonero. Mi girai verso i miei compagni e dissi “Che c…festeggiano questi? Non sanno che oggi vinciamo noi?”. Detto e fatto. Il Milan, che il 16 maggio di quell’anno vinse la Coppa delle Coppe a Salonicco in Grecia contro gli inglesi del Leeds United, entrò in campo in testa alla classifica con 44 punti, uscì dal Bentegodi con il tasca il primo dei due biglietti perdenti del tricolore. Umiliato dalle reti di Sirena, autorete di Sabadini, Luppi per il 3-0 dopo mezz’ora, Rosato 3-1, Luppi 4-1, autorete di Turone 5-1, Sabadini e Bigon 5-3 finale. La “fatal Verona” ci ha messo lo zampino anche il 22 aprile 1990: il Milan di Sacchi, fresco campione d’Europa, si presenta al Bentegodi ancora una volta capolista, sopra di 1 punto al Napoli di Maradona che quella domenica vincerà a Bologna. Al Bentegodi, contro i gialloblù di Osvaldo Bagnoli, i rossoneri passano in vantaggio nel primo tempo con Simone; nella ripresa Sacchi viene espulso dall’arbitro Lo Bello che non avrebbe visto due calci di rigore in area veronese. Quindi l’Hellas pareggia con l’argentino Sotomayor. Le decisioni del direttore di gara mandano su tutte le furie Rijkaard e Van Basten, rosso anche per loro. Davide Pellegrini, in zona Cesarini, regala al Verona il 2 a 1. Due punti d’oro che non basteranno ai gialloblù: sconfitti all’ultima giornata a Cesena scenderanno in B. Ma tanto bastò perché il Milan perdesse il secondo scudetto nella fatal Verona. Domenica 8 maggio l’epilogo: sarà ancora “fatal Verona” per la serie “Non c’è due senza tre…” oppure il Milan riuscirà a sfatarla e proseguire la sua corsa verso lo scudetto.

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