Smaltita una delusione, l’Atalanta è pronta per un altro appuntamento con la storia. La Coppa Italia è sfumata, ma il quarto posto in campionato è ancora agganciabile. Uscire indenni dal campo della Juventus potrebbe risultare decisivo, ma in casa della Dea si parla anche di futuro, in particolare di quello dell’artefice della cavalcata, Gian Piero Gasperini, che da copione rimanda tutto: “Con il presidente Percassi abbiamo deciso di fare il punto della situazione a campionato finito, cosa che capita ogni anno. Non farò mai niente che non sia condiviso con lui, passo prima dal presidente”.
Gasp torna poi sulla finale di Coppa e sulla rabbia per il fallo di mano di Bastos ignorato da arbitro e Var: “Psicologicamente ne siamo usciti vincitori, Bergamo e tutta l’Italia hanno la sensazione di quanto è successo. Abbiamo cancellato la finale di Coppa Italia perché abbiamo altri traguardi, mentre per la Lazio era l’ultima chance. Ora ci giochiamo i punti per l’Europa League o la Champions League”.
Infine una precisazione sull’importanza del traguardo Champions paragonato alla Coppa Italia: “Sugli obiettivi non abbiamo mai fatto distinzioni, ma certamente la Champions significherebbe un salto di qualità storico per le dimensioni dell’Atalanta. Nei gironi entreremmo in quarta fascia, trovando due squadre fortissime, ma economicamente ci sarebbero vantaggi enormi. La Coppa Italia è un trofeo, sarebbe rimasto in bacheca”.
