Enrico Boni ha tre rimpianti sul mercato

A dispetto di una prestazione non da dimenticare, almeno per la mole di occasioni create, il Parma cede al Cagliari, nettamente quantomeno sul piano del risultato. Secondo ko su due gare interne e adesso all’orizzonte c’è la trasferta di Roma contro la Lazio.

Enrico Boni non nasconde la propria preoccupazione e nella sua rubrica per ‘Sportal.it’ inserisce anche un motivo di rimpianto legato ai migliori in campo tra i sardi: “Cigarini ha fatto una gran partita e dispiace vedere un giocatore cresciuto nel Parma affermarsi altrove. Sarebbe potuto diventare una bandiera, ma è andato via l’anno prima della retrocessione e penso che avrebbe anche potuto affermarsi in Nazionale, ma si perse andando al Napoli. Anche Ceppitelli è un rimpianto, perché il suo cartellino era gestito dal Parma durante l’era Ghirardi”.

Nonostante la sconfitta, c’è però anche qualcosa da salvare. Ma anche un altro rimpianto: “Darmian ha esordito bene ed è la nota positiva della giornata insieme a Kulusevski, peccato che non si sia riusciti a strappare un opzione per il riscatto all’Atalanta – prosegue Boni – Dispiace invece che Gagliolo abbia giocato male, l’ho “bruciato” dopo averlo esaltato dopo la gara di Udine, ma delle attenuanti ne ha: a dispetto di dove lo impiega D’Aversa non è un esterno e oltre ai suoi errori il Parma ha preso gol perché in difesa erano disposti tutti male. Quanto a Gervinho ha confermato che su 38 partite ne gioca dieci male, in dieci-dodici è decisivo e nelle altre è un fantasma, ma non possiamo prendercela con lui”.

Resta l’impressione di una squadra più forte rispetto allo scorso anno: “Contro la Lazio servirà un’impresa e se si perdesse la classifica sarebbe già pesante. Su D’Aversa non dico nulla, ma il valore della rosa è superiore rispetto allo scorso anno quindi penso che sia obbligatorio salvarsi con meno sofferenze”.
 

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