Economia e calcio, tutti i numeri

A meno di una settimana dalla disputa del grande derby meneghino, Ticketbis, piattaforma  di  compravendita di  ingressi  per  tutti i tipi di eventi  sportivi e di  spettacolo, ha reso noto lo studio Goalnomics, inerente le prospettive economiche nell’industria del calcio e nelle principali leghe europee. Lo studio analizza diversi ambiti nei quali convergono il calcio e l’economia, come il prezzo dei gol nei diversi stadi, l’affluenza turistica, il valore delle squadre calcistiche viste come imprese e l’investimento milionario dei club con l’obiettivo di vincere una delle quattro leghe più importanti del mondo.
 
Per  quanto  riguarda  i Derby tra Milan e Inter della scorsa  stagione, il portale informa che sono giapponesi (20,6%), francesi (13,1%) e tedeschi (10,9%) gli utenti che  hanno  comprato  più  ingressi  per  presenziare  agli  incontri  dei rossoneri. Mentre  nel  caso  dei neroazzurri la  bilancia  si  inclina  leggermente  verso  la Cina al secondo posto (16,4% delt otale di ingressi venduti) preceduta sempre dalla Francia (21,8%) e seguita dalla Germania (10,7%). Per lo scontro di domenica si attendono invece, in ordine, tifosi tedeschi (20,6% del totale delle vendite all’estero), francesi(19%), giapponesi(9,5%), inglesi(6,3%), mentre il restante 44,6% delle vendite se le dividono svizzeri, spagnoli, austriaci, brasiliani, russi, oltre ad argentini, messicani e portoghesi. Il prezzo medio pagato dai turisti in Ticketbis per un biglietto del Milan-Inter è di €116, mentre gli acquisti più cari per le zone VIP provengono da utenti dell’Arabia Saudita e dagli USA (oltre €200 per ingresso).
 
Ander Michelena, CEO di Ticketbis  osserva  come  il  prestigio  delle  grandi  leghe europee  abbia  generato  cifre  da  record  durante  gli  ultimi  anni: “Abbiamo  visto come è andato crescendo l’interesse per il calcio europeo in tutto il mondo, fino a raggiungere   vette   altissime. Le vendite internazionali per vedere dalvivo il campionato italiano hanno subito un incremento del 240% dal 2013 sulla nostra piattaforma, il 250% in più quando si parla del derby di Milano. Inoltre, mentre gli italiani sono più contenuti quando si tratta di spendere soldi in biglietti, gli stranieri sono  disposti  a  pagare  cifre  molto  più  elevate  per  posti VIP  e  per  vivere  un’esperienza unica”.
 
Milioni per conseguire un titolo
 
Guadagnare un titolo nelle quattro leghe calcistiche più importanti al mondo non è semplice per nessuna squadra, visto che chi più spende non sempre più guadagna. Almeno nella stagione passata, nei quattro grandi campionati solo il Barcellona si è attestato campione della Liga essendo stata anche la squadra che aveva investito di più in ingaggi. Chelsea, Juventus e Bayern Monaco non hanno guidato la classifica  degli  investimenti,  ma  hanno  di  certo  accresciuto  i  rispettivi  titoli domestici.
 
La Premier League doppia la Liga per investimenti in ingaggi; terza la SerieA. Il campionato  inglese  ha  speso  oltre  1.210  milioni  in  acquisti,  mentre  le  squadre spagnole hanno investito poco più di 551 milioni di euro in tal senso. Il Manchester United l’anno scorso è stata la squadra europea che ha speso di più in ingaggi, un totale di 195  milioni  di  euro  che  non  sono  serviti  a  conseguire  la  Premier  nè  un  accesso facile  alla  Champions  League.  Segue  la  Serie  A,  con  430  milioni  di  euro  e  poi  la Bundesliga,  con  363 milioni. Tuttavia, negli ultimi cinque anni solo una squadra inglese si è proclamata campione della Champions League, il Chelsea, nella stagione 2011/12. In Italia, è  stata  la Roma  a  detenere  il  primato  nella  scorsa  stagione  in  termini  di investimenti in ingaggi, con ben 100,56 milioni di euro; la segue, a grande distanza, la Juventus,  con “soli” 46  milioni  di  euro.  Quanto  alla Spagna,  Real  Madrid  e  Barcellona  vantano  spettatori  da  tutto  il  mondo,  sono  quelle  che  vendono  più magliette  in  assoluto  e  le  due  squadre  che hanno  speso  più  denaro  in  acquisti, rispettivamente 143 e 166 milioni di euro.
 
Il prezzo del gol
 
Il  gol  è  l’essenza  del  calcio,  ciò  che  muove  i  tifosi  e  gli  amanti  di  questo  sport. Tuttavia,  non  tutti  i  tifosi  lo  festeggiano  con  la  stessa  frequenza,  nè  pagano  lo stesso per vedere come il pallone impatta la rete. Nell’analisi proposta da Ticketbis, si  calcola  il prezzo  di  un  gol attraverso  una formula  che  combina la  media  dei  gol segnati  in  ogni  stadio  con  il  prezzo  medio  degli  ingressi  secondo  i  dati  della piattaforma.  Da  qui  si  ricava  che  in  Italia lo stadio Olimpico di Torino è quello con il prezzo medio del gol piùcaro (62,30euro), oltre il triplo rispetto al San Paolo di Napoli (18,32 euro), lo stadio in assoluto piùeconomico, anche guardando alle altre grandi leghe europee. La Serie A è – tra  i  4  grandi  campionati  europei – quello  in  cui  assistere  a  un  gol costa meno (€40,49 in media). In prima posizione la Premier League, dove vedere gol è più dispendioso (€71,80). Al secondo posto la Liga spagnola (€67,49), terza la Bundesliga con un costo medio di €58,95.
 
Turismo calcistico, un settore in auge
 
I  grandi  club  europei  hanno  trovato  nel turismo calcistico  un  filone  di  rilievo,  che muove  ogni  volta  più  persone  e  pertanto  più  denaro.  Quanto  alle  nazionalità, la Liga spagnola è tra tutte la più internazionale e attrae  turisti  di  almeno  19  paesi diversi ogni fine settimana. Ma anche la Serie A vanta buoni numeri, con un totale di 75 nazionalità diverse che hanno avuto acceso ai campi italiani durante tutto il 2015. Da  parte  sua, il campionato italiano riceve visite in parti uguali da francesi e tedeschi, terzi gli svizzeri, ma con meno asiatici rispetto al resto. Tra questi ultimi, la fanno da padrone cinesi e giapponesi. Inoltre, è curioso notare che, delle quattro grandi leghe, quella italiana è l’unica che non registra acquisti da parte di cittadini della Corea del Sud. Inoltre  la Serie A è il campionato straniero preferito dagli spagnoli, l’unico  dove  si registrano  vendite  importanti  provenienti  dal  paese  iberico.  Le  nazionalità  che hanno  visitato  di  più gli stadi di Juventus, Roma, Lazio e Fiorentina  nella  scorsa stagione    sono,    invece:    francesi,    giapponesi,    britannici, cinesi,    argentini, nordamericani e tedeschi. Inoltre, ci sono squadre italiane che ricevono una netta preferenza  da parte di una singola  nazionalità  straniera:  è  il  caso  del Palermo  (tutti  i  fan  stranieri  sono britannici), Parma  (100%  russi), Udinese  (il  75%  di  fan stranieri  è  austriaco), Sampdoria (divisi in parti uguali tra svedesi e spagnoli). Per quanto riguarda il resto dei campionati europei, gli statunitensi preferiscono la Premier League,  che  ospita  anche  turisti  provenienti  dalle antiche colonie,  come nel  caso  degli australiani. In  Germania,  al  contrario,  gli  asiatici  sono  autentici  fan della Bundesliga.  Inoltre,  nella  metà  degli  stati  tedeschi  (55%)  i giapponesi sono coloro  che  acquistano  più  ingressi;  li  seguono  tifosi  della  Corea  del  Sud  e  della Cina.Lo  studio  raccoglie  parimenti informazioni  di interesse sui  proprietari  del  pallone: le imprese e i nomi che stanno dietro ai migliori club calcistici del mondo, secondo le informazioni pubblicate dalla rivista Forbes.

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