Bonucci si sfoga: “Insultato in tre modi diversi”

In vista della partita di sabato 2 settembre al Santiago Bernabeu di Madrid contro la Spagna, è intervenuto in conferenza stampa, al fianco del ct Gian Piero Ventura, Leonardo Bonucci, che ha affrontato diversi temi fra passato, presente e futuro: “Ritrovare Buffon, Chiellini e Barzagli è sempre bello, anche se le nostre strade si sono separate resteremo sempre amici e anche la nostra intesa in campo non ne risentirà. Spagna? Servirà una partita perfetta e dobbiamo dare il massimo anche se non siamo al 100% della forma, ma partite del genere danno la spinta per superare i nostri limiti, ma, di certo, non partiamo battuti. Hanno giocatori di qualità fra cui Sergio Ramos, il miglior difensore del mondo”.

Il difensore ha parlato anche del suo passato alla Juventus e del suo Milan: “Non sono un mercenario, né un infame, né un traditore: non sono andato al Milan per i soldi, infatti, quello che ho guadagnato nel mio ultimo anno alla Juve è molto vicino a quello che percepisco al Milan e per scegliere i rossoneri ci volevano le palle e sono orgoglioso di essere il capitano di questo nuovo ciclo, anche se è stato difficile digerire gli insulti ricevuti via social, soprattutto gli attacchi a persone che non c’entravano nulla (suo figlio Matteo)”.

Leo ha poi concluso parlando del campionato e del VAR: “La favorita rimane la Juve, visto i sei scudetti vinti consecutivamente, è un gradino sopra a tutti. Il VAR? Serve tempo, è una rivoluzione e va data la possibilità agli arbitri di sbagliare e capire meglio il funzionamento per migliorare tutto il processo decisionale sugli episodi controversi. Esultanza in caso di gol? Resta la stessa, è una cosa fra me e i miei amici. Ho visto che ieri ha esultato così anche Tonucci del Bari, a cui auguro di risalire in serie A”.

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