Boateng incorona Ronaldinho

Dopo la deludente seconda parentesi rossonera, Kevin Prince Boateng sta attraversando una nuova giovinezza calcistica a Las Palmas dove è diventato l’idolo dei tifosi.

La storia del ghanese, però, resta legata ai colori rossoneri: “I momenti più belli sono tre – le sue parole nel corso di una intervista per ‘Fox Sports’ -. Il primo quando abbiamo vinto lo Scudetto, il secondo il gol contro il Barcellona e il terzo quando ho fatto Michael Jackson a San Siro. Ho pensato tantissimo prima di andare via dal Milan, è una squadra del mio cuore ma per me in quel momento era la cosa giusta da fare”.

“Berlusconi è una persona del cuore, se leggiamo i giornali non dicono il vero. Per me è stato una persona molto rispettosa e molto divertente e se vinci quello che ha vinto lui, se non sei una persona serena, non puoi arrivare a questi livelli. Ma lui lo fa sempre con il sorriso e questa è la sua forza”, ha poi aggiunto.

Una chiosa finale su Ronaldinho, il giocatore più forte con cui Boateng abbia mai giocato: “Quando arrivò al Milan non aveva tanta voglia o era stanco e non era più il Dinho di una volta. Ma quando voleva faceva vedere quello che sapeva fare. Quel giorno al mese che aveva voglia faceva vedere a tutti che era il miglior giocatore del mondo. Più di Zidane, di Pelè e Maradona. Se giocavi sei contro sei e sei nella partitella in allenamento ed eri in squadra con lui e lui aveva voglia, vincevi sicuramente. Se non si era divertito la sera prima e aveva dormito diceva: oggi faccio tunnel a tot giocatori facendo nome e cognome. E li faceva. Voleva colpire 3 volte la traversa. E lo faceva”.

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