Trento, niente rivincita con Venezia

È solo la seconda giornata, ma le due finaliste della scorsa stagione danno già un saggio di come le loro aspirazioni per il campionato non siano assolutamente cambiate, dando vita a uno spettacolo notevole nell’anticipo di mezzogiorno, portato a casa dai campioni d’Italia per 79-78.

Il rematch della finale scudetto si apre completamente nel segno della Dolomiti Energia Trento che coglie del tutto impreparata la Reyer con un inizio di grande veemenza.

I padroni di casa sono svogliati, distratti e molto poco intensi, infatti i lunghi incappano già in diversi falli nel primo quarto e De Raffaele è costretto a chiedere il timeout quando Trento minaccia la prima fuga con Behanan che fa il vuoto vicino a canestro.

L’entrata di De Nicolao dà una piccola sferzata di positività con un paio di triple e difese intense, ma il problema dei falli e il bonus raggiunto molto presto manda spesso Trento in lunetta permettendo di chiudere avanti i primi dieci minuti 23-14.

Orelik prova a suonare la carica per la rimonta e Venezia trova un po’ di ritmo in attacco, anche se rimane lui l’unica vera arma che colpisce con costanza.
Trento, dopo aver subito la rimonta, trova i primi sussulti di Flaccadori che con un canestro e tre liberi tiene avanti i suoi che chiudono il primo tempo sul 42-38.

Quando Venezia sembra poter piazzare il colpo tramortente mettendo la freccia, Trento reagisce da grande squadra e trova un Behanan d’antologia che domina i difensori avversari che gli si parano davanti.

Arriva qualche colpo da Johnson con un paio di canestri, ma manca completamente l’apporto di Haynes che pasticcia a più riprese.

Si entra nel quarto periodo con Trento che prova la nuova fuga in un’ambiente decisamente vibrante. Flaccadori vola in contropiede e fa +7 per i suoi obbligando De Raffaele al timeout, ma i campioni d’Italia rispondono.

Johnson s’iscrive ufficialmente al match con due triple consecutive per ricucire lo strappo e poi Bramos completa la rimonta con il sorpasso sul 75-74 con 5 minuti da giocare nel quarto periodo.

È il preludio a un finale da libro giallo, come lo era stata tutta la serie finale della scorsa stagione. Sutton stoppa Peric, converte in contropiede, così come Flaccadori e a 1’49″ dalla fine Trento è di nuovo avanti di uno. Il canestro decisivo è di Orelik che converte un semigancio con l’aiuto del ferro.

Nell’ultimo possesso, Flaccadori sbaglia la tripla, Forray converte il tap-in, ma decisamente oltre il tempo e dopo l’instant replay, il Talercio esplode.

Articolo in collaborazione con Basketissimo.com

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