
Il coach stravede per i nuovi e ha grande stima per l'esperto Nicolò Melli. Qualità a livelli molto elevati.
Il suo libro “Essere Coach. Il viaggio dell’allenare tra sport e azienda”, ora disponibile, è l’ennesima conferma della sua poliedricità. Anche apprezzato talent televisivo, Simone Pianigiani conosce perfettamente il mondo del basket. In esclusiva per Sportal.it, si è soffermato sulla Nazionale, l’eccellenza del basket italiano.
Cosa ne pensa della nostra Nazionale dopo gli ultimi Europei?
“Ho visto tanto talento su cui si può lavorare. Ci sono tanti giocatori con importanti margini di miglioramento”.
Uno tra questi è sicuramente Saliou Niang…
“Affascinante vedere l’esplosione di questo ragazzo. Giocatore di una modernità assoluta che può crescere ancora moltissimo. Può giocare, serenamente, in 3/4 ruoli. In prospettiva, potrebbe anche giocare da guardia. Pensiamo a lui e Fontecchio insieme. Due giocatori esplosivi che possono far male ad ogni difesa”.
Insomma, c’è fiducia per la nuova Nazionale…
“Niang, Fontecchio, Diuof e l’esperienza di Melli. Parliamo di giocatori di talento con grande fisicità. Forse, non abbiamo mai avuto tanta fisicità. Sarà bello vedere cosa accadrà. Vedo un futuro decisamente roseo per la Nazionale”.
Una battuta sul suo nuovo libro “Essere Coach. Il viaggio dell’allenare tra sport e azienda”…
“Il basket è cambiato. Oggi si gioca ogni due/tre giorni, ci sono staff allargati, tanta tecnologia. Il coach deve gestire tutto, deve essere in contatto con tutto. Mette la firma su quello che è un lavoro allargato. È diventato un manager, un leader d’azienda. Ho provato a mettere nero su bianco questi e altri concetti”.