Pozzecco: “A Venezia temevo l’imbarcata”

Nella Club House societaria, il coach della Dinamo Banco di Sardegna Gianmarco Pozzecco ha incontrato i giornalisti di televisione, carta stampata e agenzie in vista del Game 5 di Basketball Champions League. Domani, alle 20:30, sarà alzata la palla a due della sfida con i francesi del Sig Strasburgo nella quinta sfida di regular season di coppa.

Il tecnico biancoblu ha aperto la conferenza con un ringraziamento importante: “Prima di tutto ci teniamo a fare i complimenti ai ragazzi dell’Atletico Oristano Aipd che questo week end ha vinto il primo titolo italiano della categoria C21. Ho avuto la fortuna di conoscere i ragazzi quest’estate e sono molto orgoglioso di loro”.

Prima di parlare dell’imminente sfida di domani, coach Pozzecco ha analizzato la partita di domenica contro Venezia: “Sono contento e orgoglioso dei miei ragazzi che hanno giocato partita intensa contro una squadra tosta, dal budget superiore al nostro. È una sconfitta che non fa male se non perché a due secondi dalla fine avevamo assaporato gusto della vittoria. Siamo usciti a testa alta e continua il nostro processo di crescita, sappiamo che c’è della strada da fare e devo lavorare su aspetti psicologici di alcuni giocatori. Ma sono contento di tutto ciò che tutti ragazzi stanno dando, anche chi ha giocato partita sottotono dal punto di vista dei numeri. Per approccio, determinazione e voglia di vincere non posso lamentarmi di nessuno. Sappiamo che questo sport è così, da allenatore la parte più importante è che i ragazzi siano on the same page. Stiamo tutti sfogliando questa sorta di libro per capire quale sia la pagina giusta e quella in cui stiamo bene tutti. Non vivo di risultati anche se la cosa più bella è vincere ma non è la più importante. Siamo terzi dietro Virtus Bologna e Brindisi, pur con una partita in meno”.

Al Taliercio i suoi ragazzi hanno dato segnali importanti in una partita non facile…

“La cosa che mi ha reso più felice è che, pur avendo giocato a ritmi bassi, con grande fisicità difensiva e difficoltà a trovare il canestro da entrambe le parti siamo rimasti lì a una manciata di secondi dalla fine. Il risultato finale in una partita così tirata può premiare una o l’altra squadra, Venezia ha vinto meritatamente ma se avessimo vinto noi non avremmo rubato niente. Non abbiamo giocato la nostra pallacanestro ma pur adeguandoci abbiamo giocato una partita tosta. Ero preoccupato potessimo prendere un’imbarcata invece la grande reazione che hanno avuto i giocatori mi ha reso orgoglioso di loro”.

Domani affrontate Strasburgo, che partita si aspetta?

“Sappiamo di dover sfruttare al meglio le partite in casa, quelle in trasferta sono sempre più difficoltose anche perché noi -anche se non lo diciamo mai perché non cerchiamo alibi- abbiamo uno scalo in più e spesso dobbiamo prendere tre aerei. Strasburgo è una squadra esperta allenata da un coach di esperienza, è un’avversaria che sulla carta ha tutto per poter vincere questa competizione. Come ha detto Evans – parole che mi hanno fatto piacere perché dette da un giocatore umile- anche noi siamo una squadra che può arrivare in fondo e vogliamo lavorare per poterlo fare. Il processo di crescita deve portarci ad avere consapevolezza nei nostri mezzi e convincerci, partita dopo partita, di poterlo fare. Non possiamo che essere felici di avere un obiettivo importante”.

 

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