I gialloviola, in volata, superano i Raptors (123-120). LBJ sotto i 10 punti per la prima volta dopo 1297 partite.
Ha fatto la scelta che andava fatta, senza preoccuparsi della sua striscia record. LeBron James ha vinto l’ennesima gara della sua infinita carriera, a discapito di un primato che durava da 1297 partite. In quel di Toronto, è accaduto qualcosa di speciale. Nell’azione finale, quella decisiva, LBJ, al momento a quota otto punti, avrebbe potuto tentare il tiro della vittoria e salvare la sua incredibile striscia di partite con almeno 10 punti a referto, invece ha preferito fare altro: ovvero passare la palla a Rui Hachimura che, allo scadere, ha infilato la tripla del successo (123-120).
LeBron James, 40 anni da leggenda: le foto
Un successo che LeBron James ha festeggiato con gusto quasi non gli importasse di aver terminato la sua incredibile cavalcata a quota 1297 gare: “Cosa penso della striscia? Nulla. Giocare la partita nel modo giusto. Bisogna sempre fare la giocata giusta. È il mio modus operandi. È così che mi hanno insegnato il gioco. L’ho fatto per tutta la mia carriera”, le parole di King James riportate da ESPN. Insomma, ciò che conta è la squadra, la vittoria, non certo i propri primati personali. Forse anche per questo, LeBron James è diventato ciò che è.
La striscia vincente di James è iniziata il 6 gennaio 2007. È stata di gran lunga la più lunga nella storia della NBA: Michael Jordan ha totalizzato 866 partite consecutive con, a referto, almeno 10 punti a gara, Kareem Abdul-Jabbar si è fermato a 787 mentre a Karl Malone appartiene il quarto record con 575 gare consecutive in doppia cifra. Grazie al suo altruismo, i LA Lakers hanno portato a casa la vittoria numero 16 della stagione (a fronte di sole cinque sconfitte). Chissà, magari LeBron James si sta accorgendo che, mettendosi al servizio della squadra, potrebbe anche arrivare fino in fondo in questa stagione e alzare al cielo, ancora una volta, l’anello NBA, l’unica cosa che davvero conta.