A 40 anni suonati, il grande obiettivo di CP3, ovvero vincere almeno un anello NBA, sembra ormai impossibile.
Chris Paul è stato, per anni, uno dei più effervescenti playmaker che si siano mai visti nell’NBA. Classe 1985, è stato rookie nel 2006 e ha partecipato a ben 12 edizioni dell’All Star Game (MVP dell’edizione del 2013). Nel 2021, è stato inserito, dall’NBA, nella lista dei migliori 75 giocatori della storia. Insomma, una carriera da All Star ma con una macchia: non ha mai vinto, almeno fino ad ora, l’anello NBA. Ci ha provato tantissime volte e con moltissime franchigie ma il suo sogno non si è mai avverato.
Muggsy Bogues, il cestista più basso della storia dell’NBA: foto
Tornato ai LA Clippers (ci aveva già giocato dal 2011 al 2016) per un’ultima cavalcata alla ricerca dell’anello NBA insieme a Kawhi Leonard e James Harden, CP3 ha visto il suo cammino interrompersi improvvisamente. Nessun infortunio ma una netta separazione con la franchigia. “Abbiamo deciso di separarci da Chris, che d’ora in poi non farà più parte della squadra. Lavoreremo insieme a lui per definire i prossimi passi nella sua carriera”, il duro comunicato rilasciato dai LA Clippers a firma del presidente della franchigia Lawrence Frank.
Una notizia che ha sconvolto tutti quanti, in primis gli altri due All Star della squadra, ovvero Kawhi Leonard e James Harden che sono rimasti letteralmente scioccati nell’apprendere la notizia del “taglio” di Chris Paul. Tyronn Lue, coach dei LA Clippers, non ha infierito: “Non siamo 5-16 per colpa sua”, le sue parole riportate da ESPN. Certo è che, a 40 anni, Chris Paul è chiamato ora a prendere una decisione importante: ritiro anticipato o provare a convincere una squadra potenzialmente da titolo a puntare su di lui. Dal 15 dicembre in poi potrà fare le sue scelte, per ora dovrà starsene fermo. Quella che poteva essere una bella avventura si è trasformata in un incubo per CP3. Il suo ritorno ai LA Clippers è finito nella maniera peggiore.