L’Italia c’è, sfida ai favoriti turchi

Domani alle 13 a Helsinki Turchia-Italia apre i quarti di finale dell’europeo U20, è bello è importante esserci sopratutto aver sofferto per 32 minuti, perchè  la gara con la Serbia lasciava poche speranze con 10 punti sotto dopo 3 tempi. Poi la sorprendente metamorfosi, in 8 minuti la Serbia è stata spazzata via. Jolly vincente Davidino Moretti il magrolino intelligente che nella sua trafila nelle nazionali giovanili ogni volta è stato costretto a indossare una maglia di due taglie maggiori. Negli europei giovanili  di questa estate era in predicato per essere la punta della U18 o la chiave tattica della U20. La scelta di lanciare nell’ammiraglia  il figlio del coach varesino, a suo tempo un giocatore talentuoso come pochi ma come velocità inferiore al suo ragazzo,  si è  rivelata azzeccata. Alla ricerca dell’amalgama e di un quintetto capace di mascherare i problemi nei rimbalzi e capace di giocare in velocità e aggressiva in difesa, Diogene-Sacripanti non poteva non accorgersi, dopo le due sconfitte nelle prime tre gare, che sul campo gli mancava un play vero, ficcante, capace di cambi di ritmo per aiutare e far lievitare anche le due star, Mussini e Flaccadori. E’ stata la mossa dell’ultima spesa, e chi vince ha sempre ragione.

Dopo aver camminato per tre quarti sui carboni ardenti, sotto di 12 punti e di 10 all’inizio dell’ultimo quarto, con prospettive davvero grigie, nonostante un Donzelli bravissimo nel  tenere su la squadra in una gara dove il figlio dell’ex campione di ciclismo  cremonese ha dimostrato di potersi proporre come una novità per la serie A,  portando rimbalzi e punti e firmando azioni topiche. Ad esempio 2 recuperi , un rimbalzo in attacco trasformato prontamente in canestro oltre un’azione di 4 punti. Una prodezza alla  alla Danilovic, giocatore al quale assomiglia questo ragazzo tutto studio e sport  con l’hobby della pesca sul Pò, del quale ci colpì un’intervista nella quale criticava senza giri di parole il campionato italiano per i troppi stranieri.

La squadra italiana non si è data per vinta, è riuscita a costruirsi un abito difensivo guerresco con Severini al posto del sempre più intimidito Guariglia e quando il lungo marchigiano lanciato da Umberto Vezzosi nella Virtus senese ha puntato sulla zona-press,  presa fiducia nei propri mezzi, rosicchiando punto su punto, è riuscita finalmente anche a coinvolgere Totè completamente isolato fino a quel momento e innervosito gli avversari. Arrivata a -5 complice anche la superbia dei rivali, molto più forti e fisicamente e maturi ma con poco cervello,  ha poi  scaricato sul più bello una serie di triple entusiasmante: due per Mussini e 2 per Flaccadori,  i canestri che hanno spento i bollenti spiriti degli slavi. A quel punto partita è diventata pure pregevole  e persino entusiasmante e gli azzurri balbettanti nelle prime tre gare hanno sfoggiato carattere, maturità, nervi saldi, come dimostrano i 25 punti contro 12 soli dei delusissimi favoriti.

Nei giorni scorsi avevamo osservato di aver visto una Serbia meno forte, totalmente rinnovata, di quella di Marko Guduric che l’anno scorso vinse l’europeo di Udine  faticando con gli azzurri e nella quale c’erano Flaccadori e Lupusor, ma questo risultato anche se dovuto a 8 minuti pazzi, rappresenta il maggior exploit della competizione di Helsinki. Soprattutto vale una tonnellata di fiducia e crescita di gioco e di carattere utilissima nei quarti contro la Turchia, medaglia di bronzo uscente e in questo momento la favorita per il titolo, con un giocatore di soli 17 anni, Omer Yurtseven, 2,08, che fra due anni tutti i club della NBA cercheranno di assicurarsi.

Bravo e realista Sacripanti a capire per tempo cosa serviva a questa squadra, a dosare Mussini che finalmente ha limitato i palleggi e mosso la palla servendo Moretti nell’angolo per la tripla  che ha svegliato gli azzurri. La squadra ha risposto al coach che viene considerato fra i candidati alla Nazionale , vittoria meritatissima:  vedere una slava subire un simile ko capita raramente. La partita ha delineato finalmente un quintetto di talento e di spinta e chiarito gerarchie di squadra confuse nelle prime tre partite. In pratica gli azzurri hanno vinto con 5 giocatori e mezzo, a parte Moretti, primo cambio in regia, gli altri 6 giocatori  utilizzati nelle rotazioni hanno segnato in tutto 3 punti. Ben 5  sono rimasti a bocca asciutta, e questo particolare accentua  ancor più il valore dei magnifici cinque che hanno fatto l’impresa pur essendo più piccoli e meno robusti, ma il bello del basket è che la tecnica concede miracoli.

Ma che Italia è questa di Helsinki? Certamente migliore di quella dell’anno scorso di Fontecchio, Akele (e della scoperta Flaccadori) che non arrivò agli ottavi ed era fra le ultime in tutte le specialità, specie punti, rimbalzi, valutazione. Questa la comparazione nelle varie voci rispetto alla migliore (fra parentesi): Media punti 8° 73,8 (1°Lit 88,5); Totale punti 8° 295 (Lit 354); % Tiro tot. 5° 43,0 (Lit 54,8); % Tiro2 5° 48,7 (Lit 60,1); % Tiro3 8° 33,7 (Lit 43,4); % Tiri Liberi 2° 76,1 (1° Belg 76,8); Rimbalzi 15° 32,8 (Ltv 46,3); Assist 12° 14 (Tur 22); Recuperi 2° 12,3 (Spa 13); Perse: 8° 16,5 (Sve 12,5); Falli 12° 19,8 (Fra 24); Valutazione 13° 59,5 (Lit 106,8). Le criticità sono nei rimbalzi, per la mancanza di un centro  dominante, Guariglia sta facendo piccoli progressi ma non basta, Totè MVP dell’All Star Game europeo giovanile a Lille è un atipico, gli manca peso, ma risente del problema di un play  nel senso classico;  Mussini è un play di transizione  perchè gioca come a St.John’s ultimo nella Big East e non di organizzazione come Moretti, Candi e Flaccadori che ha dovuto spesso portare su palla e impostare l’azione a difesa schierata , consuma troppi secondi nel palleggi e difatti con la Serbia  l’entrata di Moretti  ha sistemato le cose e il reggiano ne ha avuto un vantaggio concentrandosi sul tiro, e le sue triple nel finale sono state mazzate. La virtù di questa squadra che ha vinto due gare e ne ha perse altrettante si sono espresse col quintetto piccolo che ha determinato la rimonta e il parziale di 25-12 nell’ultimo quarto, dopo essere stati sotto di 12 e in sofferenza ai rimbalzi per tutta la gara. La miglior voce è il 2° posto nei liberi e soprattutto nei recuperi che significa una difesa graffiante, e mette in luce l’ottimo europeo di Daniel Donzelli, il più continuo contro i serbi, un riferimento in attacco e in difesa, un giocatore completo, quadrato, con una bella testa che Cremona ha allevato e non doveva farsi scappare; è lui il giovane da tener d’occhio nella prossima stagione. Su 16 formazioni il 13° posto nella valutazione è modesto (59,5) e riflette i due passi falsi con i cechi e gli svedesi ma soprattutto la mancanza di amalgama, e fino all’ultimo c’è stato il dilemma se spostare Moretti sulla U18 o inserirlo nella U20 che sembrava già coperta in questo ruolo. Il 13° posto  può essere migliorato, l’ultimo quarto con la Serbia è stata per ora un’eccezione colta al momento giusto.

A livello individuale, Flaccadori che debuttò nell’U20 a Udine assieme Lupusor poco utilizzato ha certamente fatto un salto di qualità. Il Lefty di Seriate è il 6° marcatore (16,3 punti con un ottimo 45% da3, il 92% nei liberi),  il 7° negli assist (7°, 4 di media) dove il miglior specialista è Timor Blatt, il figlio del coach dei Cavs, ma 26° nella valutazione (11,3)  assolto ampiamente per le palle perse (15° con 3 di media), costretto a prendersi iniziative in attacco per i problemi di gioco . Donzelli il più brillante nei recuperi (8° con 2 di media), nelle stoppate (10° 0,8) e ci ha messo una pezza (con Severini, nel quintetto che ha iniziato la rimonta con gl slavi) ai rimbalzi (17°, 6 di media). Mussini introvabile negli assist, al 48° posto (1,8 di media) assieme ad altri 15 giocatori giocando 17,7 minuti per gara per la difficoltà a dare i ritmi giusti ai compagni, in compenso è l’unico fra gi azzurri a essere il primo assoluto nei tiri liberi col 100% e 3,3  punti di media, e che comunque nel finale con la Serbia ha dato una risposta decisiva me attaccante.

Per quel che vale, questa la classifica di rendimento individuale  di una squadra atipica, per questo difficile da organizzare  con 3 mancini (Flaccadori, La Torre e Totè il quale in realtà è ambidestro) misurata con l’indice di valutazione: 11,2 Flaccadori, 9,2 Mussini, 8,8 Donzelli, 7,5 Totè, 6,8 Moretti, 5 Rossato (3° nelle triple), 4 Severini, 3,2 Guariglia, 2,8 Mastellari, 2,5 La Torre che due anni fa era la grande promessa e oggi sembra spersonalizzato ma viene aiutato  perchè è tesserato Armani, nella speranza che riesca a svegliarsi), 2,3 Lupusor, 1 Candi (valutazione ingrata, in realtà ha fatto il suo dovere nel portare avanti la palla e sacrificato nel tiro) .

Le cifre rappresentano in modo virtuale ma anche concreto le difficoltà della gara di venerdì con la Turchia del 17enne  uzbeko Yurtseven e Arslan, ormai ai primissimi livelli nelle tre categorie giovanili e unica squadra al momento imbattuta di questo europeo anche se la Spagna è sempre sul pezzo con Garcia e Yankuba (il moro di Granada col 2,20 di apertura alare che gioca con Mussini a St.John’s),  la Lituania è l’esaltazione della scuola tecnica e con 128 punti ha sepolto gli ungheresi e alzato la media dell’attacco, la Lettonia  ha messo fuori la Svezia dopo essere stata terza nel girone. La maggior sorpresa in fondo è l’Ucraina che aveva battuto di 21 punti la Serbia nelle qualificazioni e può arrivare in medaglia. Le delusioni sono  Serbia campione uscente e  Francia (4 sconfitte su 4) mentre le squadre nordiche (Finlandia e Svezia) sono andate fuori subito nell’eliminazione diretta per mancanza di malizia

U20, HELSINKI (Finlandia): 16-24 luglio -PODIO 2015 Lignano Sabbiadoro: SRB, SPA, TUR,9.a Italia. MEDAGLIE AZZURRE: 3;   2013 Tallin (Est): Oro; 2011 Bilbao (Spa): Argento; 2007 Nova Gorica (Slo): Bronzo.

Qualificazioni 16-19 luglio. QUALIFICAZIONI. Girone A: TURCHIA-Lituania 90-68, GERMANIA-Ungheria 92-44; TUR-Ger 67-63, LTU-Ung 128-69;GER-Ltu 78-77, TIR-Ung 81-64.Class. fin.: 3/0 Tur, 2/1 Germ, 1/2 Ltu, 0/3 Ung. Girone B: ISRAELE-Finlandia 81-72, SPAGNA-Francia 60-59; ISR-Fra 86-66 FIN-Spa 91-90; FIN-Fra 70-65, SPA-Isr 90-71. Class. fin: 2/1 Spa, 2/1 Fin, 3/1 Isr, 0/3 Fra. Girone C: SERBIA-Lettonia 70-68, SLOVENIA-Ukraina 70-68; UKR-Srb 90-69, LAT-Slo 78-71;UKR-Lat 72-70; SRB-Slo 72-68. Class. fin: 2/1 Ukr, 2/1 Srb, 1/2 Lat, 1/2 Slo. Girone D: SVEZIA-Belgio 60-53, CZE-Italia 82-71; ITA-Bel 89-64, CZE-Sve 68-61; SVE-Ita 69-65,BEL- Cze 85-83. Class.fin: 2/1 Cze, 2/1 Sve, 1/2 Ita, 1/2 Bel.20 luglio Ottavi: TUR-Fra 82-75 (19 Yurtseven 9r; 23 Okobo); LAT-Sve 66-53 (17 Lomasz; 15 Drammeh); SPA-Ung 87-66 (13 Yusta; 17 Mocsan); CZE-Slo 79-77 dts (26 Slovoba; 18 Grubelic); ITA-Srb 70-65 (18 Flaccadori; 16 Vucetic); LTU-Fin 81-62 (20nPaliukenas; 22 Markkanen); GER-Isr 89-73 (18 Wimberg; 15 Blatt); UKR-Bel 95-73 (18 Pavlov; 13 Akyazili). 21 luglio: Riposo; 22 luglio: Quarti Tur-ITA, Cze- Ltu; Ger-Ukr; Spa-Ltv. 23 luglio Semifinali; 24 luglio Finali.

TABELLINO: ITALIA-Serbia 70-65 (14-17, 16-19; 13-17, 25-12). ITALIA: 15 Mussini 2/3 3/8 da3 tl2/2 1r 3rec, 10 Moretti 2/4 2/4 da3 3a rec, 18 Flaccadori 3/11 3/4 da3 tl3/3 7r 5a, 16 Donzelli 1/4 1/2 da3 tl5/7 8r 2r, 6 Totè 2/4 0/1 da3 tl2/4, 2 L.Severini 1/5 6r, 0 Guariglia, 0 Candi, 0 Rossato 0/2, 0 Mastellari 0/1 0/2da3, 0 Lupusor, 1 La Torre 1/2tl. All: Sacripanti. NOTE: Tot.Tiro 23/60 38,3; Tiro2: 14/36 38,8; Tiro3: 9/24 37,5; Tiri liberi 13/19; Rimbalzi 32, Assist 14, 22 Falli, 15 Perse, 12 Recuperate, 70 Valutazione.SERBIA: 8 Peno, 3/10 4r 4a, 3 Simic, 2 Jovanovic, 6 Ostojc 7r, 11 Marinkovic 3/0 6r, 9 I.Dokovic 3/7 1/3 da3, 10 Lazarevic 5/11 12r, 0 Grusanovic, 0 Radovanovic 0/2, 16 Vucetic 6/7 tl4/6 4r, 0 Jeremic, ne R.Dokovic. Note: Tot Tiro 25/59 42,3, Tiro2: 21/41 51,22; Tiro3: 4/18 22,2; Tiri liberi 11/18 61,0; R 40, A 11, 22 falli, 19 perse, Recuperi 10, Valutazione 66.

I 12 AZZURRI: CANDI Leonardo (1997, 1,90, P, Fortitudo Bo), DONZELLI Daniel (1996, 2,00, A, Brindisi, FLACCADORI Diego (1996, 194, G, Trento), GUARIGLIA Tommaso (1997, 2,07, C, Stella Azzurra Roma), LA TORRE Andrea (1997, 2,02, A, Armani Milano), LUPUSOR Ion (1996, 2,05 A, Viola Reggio Calabria), MASTELLARI Martino (1996, 1,95, G,Pistoia), MORETTI Davide (1998, 1,85, P, Pall.Treviso), MUSSINI Federico (1996, 1,85, P, St.John Un.), ROSSATO Riccardo (1996, 1,90, G, Casalpusterlengo), SEVERINI Luca (1997, 2,06, C, Pistoia), TOTE’ Leonardo (1997, 206, P, Reyer Venezia). All: Pino Sacripanti

A cura di ENRICO CAMPANA.

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