
L'allenatrice della GEAS Basket ha rifiutato la proposta di Mauro Ferrari, amministratore delegato della Germani
Intervenuta ai microfoni della Gazzetta dello Sport, l’allenatrice della GEAS Basket Cinzia Zanotti,, ha spiegato il suo rifiuto alla proposta di Mauro Ferrari, amministratore delegato della Germani Brescia, a caccia di un allenatore dopo l’addio di Peppe Poeta, tornato all’Olimpia Milano.
“Ero sorpresa, ma lusingata – ha esordito -. Ci ho pensato e Mauro Ferrari mi ha aspettato, la proposta era importante, ma dovevo esserne sicura. Ho capito subito che era un evento che poteva cambiare qualcosa, quantomeno aprire uno scambio, una comunicazione tra basket maschile e femminile. La pallacanestro è una sola. Certo, fisicità, atletismo e velocità sono diversi, ma la pallacanestro è quella. Non ho mai avuto il pallino di allenare uomini, come se fosse necessariamente un punto di arrivo. Sono felice nel femminile, anzi, penso che dobbiamo lavorare di più per valorizzare il nostro movimento”.
“Sono comunque due mondi diversi: in quello maschile non ho mai lavorato e per una questione di tempistica ho preferito declinare – ha aggiunto l’ex giocatrice -. Se mi è pesato? Ho ricevuto talmente tanti messaggi che mi dicevano ‘Vai, fallo’, in maniera positiva, di incoraggiamento, che è quasi come se avessi deluso le aspettative. Ma non sentivo la necessità di accettare solo per dimostrare qualcosa. Non mi aspettavo tutta questa attenzione, ma poi ho realizzato che una donna alla guida di una squadra maschile di vertice non si era mai vista e che sarebbe stata una cosa storica”.
“C’è diffidenza verso chi lavora nel femminile. Un allenatore del maschile che va nel femminile è normale, viene accolto con naturalezza. Ma il viaggio opposto è più difficile. All’inizio sembra quasi che ci sia sfiducia e questo mi rattrista. Speriamo che questo clamore aiuti a collegare i due mondi: la competenza è la stessa”.
“Ciò che conta davvero sono i tanti messaggi di stima che ho ricevuto: travolgenti. Alla fine di queste giornate diverse, io sono serena: ho fatto il pieno di energia, stimoli ed entusiasmo. Sicuramente l’incoraggiamento più bello è stato quello di Ettore Messina, il suo messaggio ha avuto grande valore” ha concluso Zanotti.