Armoni Brooks non pensa all’Nba e si concentra sull’Olimpia

Articolo di Andrea Gussoni

In Eurolega, Milano viene da un successo glorioso contro l’Olympiacos: “Forse eravamo poco considerati per le troppe assenze"

Armoni Brooks ha parlato a La Repubblica della sua seconda stagione all’EA7 Emporio Armani Milano: “Restare a Milano ha rappresentato una spinta notevole per me, ho più familiarità con tutto l’ambiente, continuo ad aggiungere esperienze e imparare da giocatori molto forti. I miei compagni mi incoraggiano ad essere aggressivo, lo staff mi dice la stessa cosa, lavoro duro ogni giorno sul mio tiro e la fiducia che sento nasce dalla mia etica del lavoro: il fatto che all’Olimpia tutti credano in me è una cosa enorme. Siamo una buona squadra, come lo eravamo la scorsa stagione, ma quest’anno abbiamo un approccio differente perché c’è un gruppo di guardie che può segnare molto. I più giovani sono atletici, desiderosi di imparare, umili. Ogni partita è diversa e non sai mai prima cosa può accadere perché ognuno di noi, in ogni ruolo, è in grado di segnare tanto: si tratta solo di sostenere chi sta vivendo il suo momento. E’ il bello di avere un roster così profondo, stiamo bene assieme, in campo e fuori, e siamo felici del successo degli altri. La cosa aiuta la squadra perché non ci sono conflitti al nostro interno”.

In Eurolega, Milano viene da un successo glorioso contro l’Olympiacos: “Forse eravamo poco considerati per le troppe assenze, ma abbiamo accettato la sfida, sferrato il primo pugno, difeso, sostenuto il nostro ritmo per adeguarci al loro, lottato fino alla fine. Il calendario è pesante, oggi c’è l’Hapoel che è una debuttante costruita per vincere subito, ma non credo si giochi troppo: dipende da come riesci a recuperare mentalmente e fisicamente, da come prendi cura di te. E’ il nostro lavoro, provi sempre a dare il massimo, a volte ci riesci, altre no ma l’approccio non cambia. Il basket è uno sport mentale, se tu cominci a dire a te stesso che sei stanco, poi ti senti stanco. Devi lasciare fuori dalla mente le cose negative o i piccoli infortuni che ti disturbano”.

Nba? Non ci penso adesso, l’Eurolega è una grande lega, ogni partita è una sfida da raccogliere con l’Armani. Non voglio porre dei limiti a quello che questa squadra può raggiungere. Tutto dipende dagli infortuni, se non sei sano la situazione ti prosciuga. Abbiamo tutto sulla carta per raggiungere le Final Four di Eurolega e vincere lo scudetto, la squadra, l’organizzazione, gli impianti, il pubblico. Dobbiamo abbracciare anche le avversità, gli alti e bassi per ritrovarsi al meglio nella seconda parte della stagione. Ai playoff poi può accadere di tutto”.

Giornalista dal 2008 e grande appassionato di tutti gli sport da sempre, segue con particolare interesse basket e volley che ha anche praticato a livello dilettantistico fino ai tempi dell’università. Ama viaggiare, sia per lavoro che con la mia famiglia, e non sa resistere alle tentazioni in cucina.

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