Altro oro della Spagna, azzurri in risalita

En plein della Spagna pigliatutto negli europei U20: conquistato l’oro nella femminile battendo l’Italia di un soffio ha messo nella sua collezione anche l’oro maschile di Helsinki a 5 anni di distanza dal successo di Bilbao dove il montenegrino Mirotic fece la differenza contro la squadra azzurra di Ale Gentile.

Ci si aspettava una finale fra Turchia e Spagna, ma i turchi nervosissimi per i troppi falli (capoterna l’italiano Paternicò, la finale è stata invece diretta impeccabilmente da Latisev, dalla bella e brava tedesca Ann Panther ormai pronta fischiare al primo livello, e il turco Ylmaz) hanno perso dalla Lituania che gioca bene, ma non possiede le individualità e l’esperienza degli spagnoli. Non è stata una gara bellissima per le percentuali di tiro, Marc Garcia che due anni fa era in procinto di entrare nel draft ma s’infortunò a una caviglia, è stato il trascinatore, ma oltre i sui 23 punti c’è stata la doppia-doppia pesantissima (18 punti, 14 rimbalzi) e il +29 di valutazione del catalano Ramon Vila, un centro di 203 centimetri sul corpo del quale nessuno riesce a passare e prenderà l’erede di Felipe Reyes nella nazionale. E infine la guardia  Francisco Alonso, il top scorer nei quarti e in semifinale (26 punti con Lettonia, 22 con Germania)  che non è riuscito a segnare da 3 (0/4) nella finale ma con 6 rimbalzi e 5 assist si è ritrovato nel quintetto ideale col compagno Marc Garcia MVP,  la guardia lituana Kristaps Zemaitis, il top scorer della manifestazione Markkhanen (2,11) che non è riuscito a evitare la retrocessione della sua Finlandia davanti al pubblico di Hensinki e il 18enne 2,13 turco  nato in Uzbekistan, Omer Yursteven,  dal  tocco morbidissimo, immarcabile,  e  più produttivo nei rimbalzi offensivi che in quei difensivi (3,1 contro 2,4).

C’è stato un equilibrio sostanziale fra i rimbalzi (45-43) e gli assist (11-11), la differenza è stata la maggior personalità del trio Garcia-Alonso-Vila mentre la Lituania stavolta non è riuscita a gasarsi per i troppi errori nelle triple (3/11 di Zemaitis, 0/4 di Palikenas  e Normaitis e il 2/7 di Miniotas).  E la difesa tecnica e fisica dei vincitori (11 recuperi contro 1), la trama del gioco e la sicurezza (solo 6 perse contro 15) e il dominio dell’area (28 punti 16) è stata un elemento di sostegno continuo e logorato alla lunga i lituani, vedi i soli 9 punti dell’ultimo quarto.

Marc Garcia è la copia europea di Ingram, il filiforme giocatore di Duke chiamato dai Lakers al draft. Un match winner nato… quando la partita si fa difficile lui semplifica le cose: tiro morbidissimo, un ragazzo che piace alla gente e ai compagni, ha messo sotto la Francia con una tripla alla fine da 9 metri sena nessuna esitazione. “Giochiamo come una famiglia, non per l’individualità: la nostra forza sono i passaggi e credere in qualcosa”, ha spiegato. La Spagna fa capo a un sestetto intercambiabile nel quale ha la sua importanza anche il moro di Granada,Yankuba Sima, apertura alare di 2,20 metri, che gioca a St.John’s con Mussini, una squadra che invece vince poco. Importante anche il madrileno Yusta, anche se non brillante da sotto (1/6) con due triple e 7 rimbalzi e una difesa “cattiva”.

Nelle cifre la Spagna conferma la sua difesa impeccabile, una fusione di forza a tecnica, col 1° posto nei recuperi (12,0, il 3° nelle stoppate) e il minor numero di falli (17,4). Nella valutazione non è stata la prima, meglio la Turchia, non è una squadra irresistibile e la conferma arriva dal 12° posto negli assist (14,9), con gli stessi problemi in cabina di regia dell’Italia (13° posto, 14,7) ma più inventiva.  La Spagna dopo l’oro di Bilbao ha avuto una regolarità invidiabile, e si torna al discorso di Scuola: 3° posto nl 2012, 3° nel 2013 (l’anno dell’oro azzurro di Tallinn), poi l’argento 2014 e quello dell’anno scorso a Lignano Sabbiadoro, 2 ori, 2 argenti e 2 bronzi in 6 anni.  Sono la NBA europea delle giovanili e ancor più nel femminile e meglio non poteva iniziare il suo mandato Jorge Garbajosa, ex straniero della Benetton, il giovane presidente della Federazione. Una mossa che può insegnarci qualcosa, gli spagnoli hanno il coraggio di cambiare anche quando vincono, in Italia si riesce a manipolare persino una sconfitta gridando all’impresa convinta ancora che tutto il paese ci creda.

L’Italia ha guadagnato 4 posti rispetto il deludente 9° posto di Udine, il 5° posto è un risultato positivo con Diego Flaccadori indiscussa punta e mente della squadra e che meritava il quintetto ideale di questo Europeo (difatti è al 4° posto assoluto nella valutazione generale) nel quale sono stati infilati per il malvezzo della geopolitica FIBA due giocatori che ricoprono proprio il suo ruolo, nettamene inferiori (il lituano Zemaitis e lo spagnolo Alonso). La squadra assemblata di fresco, con 3-4 talenti interessanti, senza però ancora una sua precisa storia e criticità (regia e rimbalzi), aveva sotto età Guariglia, Candi, La Torre e Totè (19 anni) e Davide Moretti (18 anni). Ha cominciato con due sconfitte evitabili (Rep.Ceka e Svezia) nelle prime 3 gare ma la nuova formula ha evitato l’uscita al primo turno, poi è migliorata, è riuscita a eliminare la Serbia campione uscente negli ottavi con una gran rimonta negli ultimi 10 minuti, è stata dominata dalla Turchia (-31 dopo 3 tempi) prima favorita per il titolo, e chiuso con due vittorie rimanendo concentrata.

Le cifre confermano un rendimento fra le prime 5 del ranking. Come la nazionale maggiore in passato la regia è stata parcellizzata (Mussini, Flaccadori a difesa schierata, Candi e Moretti cambi).  Inferiore alle attese, dopo un anno di NCAA, Mussini non ha saputo creare gioco e accusato problemi di marcatura per la statura ma è stato il migliore nei tiri liberi: l’indole forte del cecchino deve essere rispettata, va gestito con le molle, e forse Sacripanti non poteva fare altro. Con i cambi l’Italia ha avuto ordine maggior movimento della palla con Candi e reattività e tiro da 3 con Davide Moretti che tuttavia meritava più minuti.

La panchina ha sempre avuto un impatto significativo. Buon voto per Severini, prospetto interessante per la statura, la mobilità, la tecnica, l’autocontrollo e la versatilità; il cremonese Donzelli per 5 partite stato il più continuo dopo Flaccadori,e con Sacchetti a Brindisi avrà l’occasione di farsi conoscere nel suo salto in A. Rossato è stato il miglior tiratore da 3 della manifestazione senza essere titolare, non è poco. Totè a sprazzi, ha risentito dei problemi della regia e visto quasi mai la palla, e trovato nel suo ruolo avversari forti, perchè non farlo giocare ala-forte e flash pivot per sfruttare la rapidità e l’elasticità del fisico?

Queste le pagelle degli azzurri (fra parentesi l’indice di Valutazione) che hanno terminato con 4 vittorie e 3 sconfitte (+26, 3,2 media): 8,5 Flaccadori (18,6), 7 L.Severini (9,9), 7 Donzelli (7,6), 7 meno meno Mussini (9,4), 6,5 Mussini (9,4), 6,5 Moretti (6,4), 6,5 Rossato (6,4), 6 + Candi (6,0), 6+ Totè (7,3), 5+ Guariglia, 5+ Mastellari (2,6), 5 Lupusor (2,7), 5 La Torre (1,3). Voto di squadra 7 meno. Allenatore: 7 Sacripanti, buona difesa e attacco equilibrato, si doveva giocare con maggior ritmo e dare più la palla a Totè.

Questo il primo azzurro nelle varie statistiche: Valutazione 18,6 Flaccadori; Punti 16,7 Flaccadori; Rimbalzi 5,4 Flaccadori; Assist 4 Flaccadori; Tiri Liberi 3,7/4 di media Mussini; Percentuale T3: Rossato 57,1, 1,1/2,0; Più Tiri da3 1,6/5,1 Mussini; Recuperi: 2,4 Flaccadori; Perse 2,9 Flaccadori; Minuti 29,3 Flaccadori.

Assenti Croazia che ha dato due prime scelte nel Draft, Bender tp list europeo del 2016, e Zizic, e i russi, gli slavi protagonisti di un’annata mediocre: miglior squadra la Slovena (9° posto) e dietro la Serbia incompleta (11° posto). La Francia pure lei con assenze importanti a 5″ dalla fine era avanti con gli spagnoli, poi si è dissolta salvandosi per il rotto della cuffia col 13° posto. Sono retrocesse Ungheria e Belgio e la Finlandia l’unica a battere la Spagna, anche se di un solo punto. La bella sorpresa è il 4° posto della Germania avanti per 3 tempi contro i turchi che poi hanno dilagato (29-12) nell’ultimo quarto. Complimenti a Juan Antonio Orenga che dopo aver diretto la Spagna nell’Europeo in Slovenia 2013 e nel mondiale 2014 è rientrato nei ranghi e vinto un oro per niente scontato

EUROPEI U20, HELSINKI (Finlandia): 16-24 luglio -PODIO 2015 Lignano Sabbiadoro: SRB, SPA, TUR, 9.a Italia. MEDAGLIE AZZURRE: 3; 2013 Tallin (Est): Oro; 2011 Bilbao (Spa): Argento; 2007 Nova Gorica (Slo): Bronzo.

Qualificazioni 16-19 luglio. QUALIFICAZIONI. Girone A: TURCHIA-Lituania 90-68, GERMANIA-Ungheria 92-44; TUR-Ger 67-63, LTU-Ung 128-69; GER-Ltu 78-77, TIR-Ung 81-64.Class. fin: 3/0 Tur, 2/1 Germ, 1/2 Ltu, 0/3 Ung. Girone B: ISRAELE-Finlandia 81-72, SPAGNA-Francia 60-59; ISR-Fra 86-66, FIN-Spa 91-90; FIN-Fra 70-65, SPA-Isr 90-71. Class. fin: 2/1 Spa, 2/1 Fin, 3/1 Isr, 0/3 Fra. Girone C: SERBIA-Lettonia 70-68, SLOVENIA-Ukraina 70-68; UKR-Srb 90-69, LAT-Slo 78-71; UKR-Lat 72-70; SRB-Slo 72-68. Class.fin: 2/1 Ukr, 2/1 Srb, 1/2 Lat, 1/2 Slo. Girone D: SVEZIA-Belgio 60-53, CZE-Italia 82-71; ITA-Bel 89-64, CZE-Sve 68-61; SVE-Ita 69-65,BEL- Cze 85-83. Class.fin: 2/1 Cze, 2/1 Sve, 1/2 Ita, 1/2 Bel. 20 luglio Ottavi: TUR-Fra 82-75 (19 Yurtseven 9r; 23 Okobo); LAT-Sve 66-53  (17 Lomasz; 15 Drammeh); SPA-Ung 87-66 (13 Yusta; 17 Mocsan); CZE-Slo 79-77 dts (26 Slovoba; 18 Grubelic); ITA-Srb 70-65 (18 Flaccadori; 16 Vucetic); LTU-Fin 81-62 (20 Paliukenas; 22 Markkanen); GER-Isr 89-73 (18 Wimberg; 15 Blatt); UKR-Bel 95-73 (18 Pavlov; 13 Akyazili).

Quarti Tur-ITA 83-72; LTU-Cze 79-69 (12 Echodas 11r, 13 Pulpan); GER-Ukr 64-52 (28 Obst; 12 Mikhailiuk); SPA-Ltv 79-70 (26 Alonso; 31 Lomazs);23 luglio Semifinali: LTU-Tur 68-64; SPA-Ger 61-52 (26 Alonso tl11/11; 11 Obst).

Finali 1°2°: SPA-Ltu 68-55; 3°4°: TUR-Ger 76-61 (17-19,  17-17; 13-13, 29-12).Classificazione: 5°-8° sf: ITA-Cze 81-66; LTV-Ukr 84-62 (20 Gutmanis; 20 Mikhayliuk). Finali: 5°-6°: ITA-Ltv 86-79; 7°-8°: CZE-Ukr 105-103; 9°-10° SLO-Sve 82-77; 11°-12°: SRB-Isr 88-60; 13°-14°: FRA-Bel 79-70.; 15°-16° FIN-Ung 91-70. Retrocedono Belgio, Finladia e Ungheria.

TABELLINO FINALE: SPAGNA-Lituania  68-55 (17-17, 23-15; 12-14, 16-9). SPAGNA: 21 M.Garcia 4/11 2/3 da3 tl7/8, 11 Alonso 4/10 0/4 da3 tl3/4 6t 5a, 18 Vila 8/11 tl2/2 14r 29 val,0 S.Garcia 0/6 0/1 da3 4rec, 9 Yusta 1/6 2/4 da3 7r, 2 Sima 1/7 5r, 6 Sorolla 3/5, 0 De La Rua, 0 Oroz, 1 Amo, 0 Martì, 0 Barreiro.All. JA Orenga. LITUANIA: 13 Fiodorovas 1/2 3/5 da3, 7 Birutis 3/7 6r, 11 Zemaitis 1/4 3/11 da3, 8 Miniotas 1/4 2/7 da3 10r, 7 Rupkos 3/6, 2 Sajus 1/5 8r, 4 Echodas 1/3, 0 Paliukenas 0/1 0/4 da3, 3 Normntas 0/1 0/4 da3. Ne: Beliauskas, Varnas, Stankevicius. All: T.Masiulis. NOTE: Spagna Tiro tot 36,2, Tiro2 36,8, T3 4/12 33,3. Rimbalzi 45-43, Assist 11-11, Perse 6-15, Recuperate 11-1, Punti Area 28-16.  Valutazione: 80-47.Arbitri: O.Latisev (Ltv), Ann Panther (Ger), Z.Ylmaz (Tur).

I 12 AZZURRI: CANDI Leonardo (1997, 1,90, P, Fortitudo Bo), DONZELLI Daniel (1996, 2,00, A, Brindisi, FLACCADORI Diego (1996, 194, G, Trento), GUARIGLIA Tommaso (1997, 2,07, C, Stella Azzurra Roma), LA TORRE Andrea (1997, 2,02, A, Armani Milano), LUPUSOR Ion (1996, 2,05 A, Viola Reggio Calabria), MASTELLARI Martino (1996, 1,95, G,Pistoia), MORETTI Davide (1998, 1,85, P, Pall.Treviso), MUSSINI Federico (1996, 1,85, P, St.John Un.), ROSSATO Riccardo (1996, 1,90, G, Casalpusterlengo), SEVERINI Luca (1997, 2,06, C, Pistoia), TOTE’ Leonardo (1997, 206, P, Reyer Venezia). All: Pino Sacripanti

A cura di ENRICO CAMPANA

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