
Nella classicissima delle foglie morte il fuoriclasse sloveno cerca il quinto successo su cinque partecipazioni, superando le quattro vittorie consecutive di Fausto Coppi.
Alla vigilia del 119° Il Lombardia presented by Crédit Agricole sono stati annunciati i partenti ufficiali che domani si contenderanno l’ultima Classica Monumento della stagione. Il percorso misura 241 km da Como a Bergamo, con oltre 4.400 metri di dislivello e salite che hanno scritto la storia del ciclismo mondiale: Madonna del Ghisallo, Roncola, Berbenno, Passo della Crocetta, Zambla Alta e Passo di Ganda, prima del gran finale con lo strappo di Colle Aperto.
Dopo essersi laureato per la seconda volta campione del mondo e, per la prima volta, campione europeo, Tadej Pogačar si presenta per la quinta volta al via de Il Lombardia presented by Crédit Agricole, dove vanta un record ineguagliato: lo sloveno ha vinto tutte e quattro le edizioni a cui ha partecipato. Un eventuale quinto successo gli permetterebbe di eguagliare Fausto Coppi come plurivincitore de La Classica delle Foglie Morte.
Il principale sfidante dello sloveno sarà Remco Evenepoel, reduce dai secondi posti al Mondiale e all’Europeo, nonché dal medesimo piazzamento nell’edizione 2024. Il belga, già vincitore di otto corse nel 2025, appare il rivale più accreditato di Pogačar.
Tra i grandi nomi al via figurano anche Primož Roglič, terzo nel 2023, e Ben Healy, bronzo al Mondiale di Kigali. Grande attesa per gli esordi di Thomas Pidcock, che chiuderà a Il Lombardia una stagione ricca di soddisfazioni, e di Isaac Del Toro, che al GranPiemonte di giovedì ha toccato quota quindici successi stagionale, che affiancherà Pogačar.
Lunga e di altissimo livello anche la lista degli outsider, che comprende Egan Bernal, Paul Seixas, Richard Carapaz, Julian Alaphilippe, Bauke Mollema, Mattias Skjelmose, Jai Hindley, Oscar Onley, Romain Grégoire e, tra gli italiani, Andrea Bagioli, Christian Scaroni e Giulio Pellizzari.
Partenza da Como in direzione Cantù. Si scala il Ghisallo come prima asperità, ma dal versante Asso per scendere su Bellagio e raggiungere Lecco lungo la riva del Lago di Como. Entrati in provincia di Bergamo inizia la serie di asperità che porta all’arrivo caratterizzata da un continuo succedersi di salite e discese quasi senza tratti pianeggianti tra una e l’altra. Si scala per prima la Roncola (Valico di Valpiana, pendenze fino al 17%). Seguono le salite di Berbenno, Dossena, Zambla Alta e Passo di Ganda che portano il dislivello complessivo sopra i 4400 m. Da Ganda si arriva a Selvino dove inizia la classica lunga discesa ritmata da 19 tornanti. Ci sono quindi 9 km di avvicinamento alla città (gli unici pianeggianti di tutto il finale) e il classico passaggio della Città Alta fino all’arrivo.
Ultimi chilometri attraverso Bergamo Alta salendo alla Porta Garibaldi e poi (con 200 m in acciottolato) a Largo Colle Aperto. Nella prima parte le pendenze sono sempre sopra il 10% (max 12%). In discesa la carreggiata è larga su fondo liscio. Ai 1800 m dall’arrivo svolta secca con breve strettoia per il superamento della Porta Sant’Agostino. Dopo l’ultimo chilometro ampia curva a sinistra per immettersi nel rettilineo che conduce all’arrivo. Retta finale di 800 m, in discesa nella prima parte e pianeggiante poi.