US Open, la previsione di Frances Tiafoe sui futuri ‘big three’

“Non credo che ci saranno nuovamente i big 3, sarà più un big 12”, ha dichiarato

Al settimo cielo dopo un’impresa da lui stesso definita “meritevole di essere raccontata ai nipoti”, Frances Tiafoe si gode il momento di gloria dopo aver battuto, al termine di un match giocato a tutto braccio, Rafael Nadal. L’americano, spinto dal pubblico di casa, non ha trattenuto l’emozione già al momento del saluto di fine partita con il suo avversario.

“Non sono riuscito a sentire niente per un minuto. Anche stringendogli la mano, non so nemmeno cosa gli ho detto. Era tutto sfocato. Come se stessi già piangendo. Riuscivo a malapena a vedere lui e la mia squadra. Erano tutti in piedi. È stato semplicemente incredibile, il mio cuore andava a mille all’ora. Non ho mai provato una cosa del genere in vita mia”, ha detto lo statunitense.

Non sono mancate, considerando l’assenza – per vari motivi – dello stesso Nadal, di Djokovic e di Roger Federer dai quarti di finale dello Slam americano, le considerazioni sulla nuova generazione che avanza: “Penso che veder giocare Kyrgios a tennis sia fantastico per il nostro sport. Lo vedi riempire gli stadi sia quando gioca in singolo, che in doppio. Alcaraz ha una grande personalità, così come Sinner. Ci sono anch’io. La gente mi viene dietro. Ci sono i ragazzi americani, come Tommy Paul e Taylor Fritz. Non credo che ci saranno nuovamente i big 3, sarà più un big 12″, ha concluso Tiafoe.

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