Rafa Nadal ‘difende’ i grandi vecchi: “Facciamo parte della storia”

Tanti gli spunti offerti dal campione spagnolo nel corso dell’incontro coi giornalisti nella Capitale.

Reduce dalla sconfitta in tre set col futuro campione del Mutua Madrid Open Carlos Alcaraz, Rafael Nadal ha parlato in conferenza stampa in vista del suo esordio agli Internazionali d’Italia, che per il pluridecorato campione di Manacor avverrà mercoledì 11 maggio, Tanti gli argomenti affrontati dal maiorchino nel corso del suo incontro coi giornalisti.

“Non sarò mai seccato nel rispondere alle domande su Carlos Alcaraz. Sfortunatamente è passato molto tempo da quando avevo 18 o 19 anni. Non posso assolutamente lamentarmi del modo in cui i media e le persone mi hanno trattato durante tutta la mia carriera nel tennis. Il modo in cui Carlos sarà trattato penso dipenderà da quanto otterrà e da quanto sarà bravo con le persone nel corso della sua carriera, con i fans, i media, il modo in cui tratterà le persone. Normalmente riceverai ciò che dai. Penso che Carlos sia un bravo ragazzo. È normale che riceva molte attenzioni”, ha esordito Rafa.

Nadal ha poi risposto a domande relative al prossimo Roland Garros, primo Slam che, da un anno a questa parte, vedrà contemporaneamente in campo lui e Novak Djokovic: “Penso che il tennis sia molto più importante di Novak e di me. Ci sono molti giocatori che possono lottare per i tornei più importanti. Probabilmente non siamo nella situazione di cinque o dieci anni fa, quando sembrava che tutti i tornei fossero sempre una questione tra quattro o tra tre giocatori. Penso che oggi la situazione sia diversa. Ovviamente, penso che per i tifosi e lo sport sia meglio se gioco io, se gioca Roger o se gioca Novak, che dal mio umile punto di vista, facciamo parte della storia del nostro sport. È positivo che in campo ci siano i migliori giocatori. Ma la situazione sta cambiando. Anche noi stiamo invecchiando. Le nuove generazioni stanno arrivando forte. Ovviamente, il Roland Garros sarà un torneo importante, ma penso che ci siano molti candidati per il successo”, ha concluso.

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