L'icona del tennis italiano ha avuto sempre un approccio particolare per commentare le imprese della nuova star azzurra
Nicola Pietrangeli nel corso degli anni non ha risparmiato stoccate alla nuova star azzurra Jannik Sinner, riconoscendogli però sempre il talento sconfinato. Nel 2023, in occasione della prima Coppa Davis vinta dopo un lungo digiuno, Pietrangeli si era preso la scena sul podio durante la premiazione e aveva fatto rumore l’espressione fredda di Sinner alle sue spalle. “Sinner bravo ragazzo, ma per superare anche me non gli basteranno due vite”, aveva sentenziato solo pochi mesi prima. Nel corso degli anni, e ad ogni vittoria del talento di San Candido, Pietrangeli aveva spesso usato l’ironia per commentare la continua crescita dell’altoatesino.
“È il miglior tennista italiano di tutti i tempi. E forse austriaco”, “Supererà tutti i miei record, ma l’unico che non mi potrà levare è quello delle presenze e delle vittorie in Coppa Davis”, non si contano i commenti caustici sull’Azzurro. Pietrangeli ha sempre negato di essere invidioso: “Spero che la gente ora smetta di pensare che io ce l’abbia con lui. Qualcuno ha detto che io rosicavo, ma figuriamoci”. Ultimamente era ritornato a bacchettarlo dopo la rinuncia alla Coppa Davis, rinfocolando le vecchie polemiche: “È un grande schiaffo al mondo sportivo italiano. Non capisco quando parla di scelta difficile, deve giocare a tennis, mica fare una guerra”.
Pietrangeli ha sempre difeso Sinner per il caso Clostebol, prendendo una posizione chiara dopo la sospensione di tre mesi dell’Azzurro: “Ha fatto bene, tanto è bravo, è il numero 1 del mondo e un periodo di stop tutto sommato breve non gli farà male. Se lui e i suoi avvocati, gente che ne capisce, hanno preso questa scelta che è quella giusta, quindi gli faccio il mio in bocca al lupo”. Dopo l’ultimo trionfo in Australia aveva espresso tutta la sua stima: “Anche io facevo paura in campo, ma non a tutti come lui. Non ha punti deboli, anche il servizio ora è migliore degli altri. E poi prima gli italiani erano tutti forti sulla terra, mentre adesso…”.