Matteo Berrettini, il segreto del suo mental coach

Le parole del mental coach di Matteo Berrettini

Nel giorno della storica semifinale a Wimbledon di Matteo Berrettini contro Hubert Hurkacz, la Gazzetta dello Sport ha intervistato Stefano Massari, il mental coach del nostro portacolori.

In particolare, è tornato sul quarto vinto contro Felix Auger Aliassime: “Matteo ha tenuto sempre un atteggiamento molto positivo, anche nei momenti più difficili. Lui è molto, troppo spesso, severo con se stesso e invece contro Felix non si è mai lasciato andare a un atteggiamento negativo. Si incitava, si parlava, dimostrava di avere fiducia in se stesso anche quando sembrava che non sarebbe più riuscito a segnare un punto”.

“Pensare punto per punto, non ragionare troppo e usare di più l’istinto lo ha aiutato molto. Non si tratta di fare scelte avventate, anzi, alla base dell’istinto c’è la fiducia e lui ormai ne ha acquisita molta nei propri mezzi. Ha parlato di bocconi amari? Si riferiva probabilmente al classico sport italiano di osannare un personaggio fino a che vince e massacrarlo quando perde. Cosa che sta accadendo per esempio a Sinner… Matteo ha ricevuto messaggi terribili sui social, al limite del raccapricciante. Ma da sempre è un ragazzo che riesce a risorgere dalle proprie ceneri. A usare i momenti difficili come le sconfitte peggiori e gli infortuni per tornare più forte di prima”.

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