Alla fine, dopo oltre due ore di battaglia e due set decisi al tie-break, è stato Arthur Cazaux a spuntarla
Alla fine, dopo oltre due ore di battaglia e due set decisi al tie-break, è stato Arthur Cazaux a spuntarla. Il francese, numero 62 del mondo, ha superato al primo turno Luciano Darderi (n.27 ATP) con il punteggio di 7-6(5) 7-6(4), al termine di un match in cui l’italiano, soprattutto nel secondo parziale, aveva dato l’impressione di poter riaprire la contesa e trascinarla al terzo set.
Un vero peccato. Perché i numeri di Darderi (60% di prime in campo e 78% dei punti vinti con la prima) raccontano di una partita equilibrata, giocata a buoni livelli. A tradirlo sono stati alcuni errori gratuiti nei momenti chiave e una confidenza ancora discontinua con le condizioni indoor — superficie su cui, come ha ricordato anche capitan Volandri, l’azzurro deve ancora fare esperienza. Il campo, piuttosto lento secondo l’opinione generale, ha finito per attenuare la potenza dei suoi colpi, mentre Cazaux ha compensato la minore esplosività con lucidità tattica e scelte sempre oculate.
Eppure, nonostante l’apprendistato e il tifo francese tutto per il suo avversario, Darderi nel secondo set era riuscito a salire fino al 5-2. Forse, con un pizzico di freddezza in più, avrebbe potuto gestire meglio quel vantaggio anziché lasciarsi trascinare dall’adrenalina del momento. Invece, proprio nel nono game, è arrivato il controbreak che ha rimesso in carreggiata Cazaux. Da lì il francese ha cambiato marcia, riprendendo il controllo del match e chiudendo al tie-break con la solidità di chi sente la vittoria ormai nelle corde della propria racchetta.
