Alla vigilia dell'atteso appuntamento con le ATP Finals, l'altoatesino è tornato a parlare del rapporto con il murciano.
Cresce giorno dopo giorno, in quel di Torino, l’attesa per l’edizione 2025 delle ATP Finals, il torneo conclusivo del circuito professionistico maschile. Uno dei temi della vigilia è certamente la rivalità sportiva fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz: i migliori due tennisti al mondo, stando ai risultati di quest’anno e al ranking, promettono scintille anche se è lo stesso altoatesino a precisare, una volta di più, che il dualismo è confinato esclusivamente al campo.
La rivalità si è certamente evoluta sulla base dei risultati di entrambi – ha detto Sinner ai canali ufficiali dell’ATP -. Il rapporto personale, però, non è cambiato molto: abbiamo imparato a conoscerci bene dentro e fuori dal campo, si può dire che siamo cresciuti assieme in questi anni. Capita spesso di allenarsi insieme e di trascorrere del tempo parlando anche di altri argomenti, non solo di tennis”.
“Naturalmente sappiamo di giocarci qualcosa di importante in ogni torneo in cui ci siamo entrambi – ha aggiunto il recente vincitore dell’ATP 500 di Vienna e del Masters 1000 di Parigi -. Qui alle Finals, poi, siamo all’ultimo torneo della stagione, con aspettative ancora più alte. Ogni volta che giochiamo uno contro l’altro, però, il rispetto reciproco non manca mai e, qualunque sia il risultato, finisce sempre con una stretta di mano”.
Vincitore delle ATP Finals del 2024, Jannik Sinner cerca un secondo successo che gli permetterebbe di raggiungere Bjorn Borg (campione nel 1979 e nel 1980), Lleyton Hewitt (vincitore nel 2001 e nel 2002) e Alexander Zverev (campione nel 2018 e nel 2021). Alcaraz è invece alla ricerca del suo primo trofeo alle Finals: nel 2023 si è fermato in semifinale contro Novak Djokovic, l’anno scorso è invece uscito dopo la fase a gironi, arrivando alle spalle di Sinner e di Alexander Zverev.