Jannik Sinner ko, divampa una vecchia polemica

Torna l’ombra dell’addio a Riccardo Piatti per spiegare gli ultimi deludenti risultati.

Sconfitto nettamente da Pablo Carreño Busta al Canada Open, e in modo beffardo la notte scorsa da Felix Auger-Aliassime, Jannik Sinner non ha iniziato nel migliore dei modi la stagione sul cemento nordamericano. Quella che poi culminerà con l’appuntamento tanto atteso degli Us Open. Oltre ad aver perso una posizione in classifica nel ranking mondiale, l’altoatesino fa i conti anche con la difficile situazione legata alla Race in vista delle ATP Finals di Torino.

Sui social ci si interroga eccome su cosa sia successo, nelle ultime settimane, al talento della Val Pusteria. Non mancano interpretazioni improntate alla comprensione, alla stanchezza, al calo mentale. Ma c’è anche chi, senza mezzi termini, tira fuori il discorso Riccardo Piatti. E la scelta di non affidarsi più a lui compiuta dal tennista azzurro ormai sei mesi fa.

1000. Solo per money. Quasi tutti criticavate il team di Piatti; ora che a stento riesce ad arrivare a fine partita va tutto bene”, ha tuonato l’utente. E ancora Fernando: “Tornasse da Piatti e di corsa pure”.

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“Tolto Vagnozzi ha preso il meglio che c’era in circolazione disponibile, e con loro sta cercando di far diventare il suo tennis più completo”, sottolinea Salvatore su Facebook. Non dello stesso avviso Gateano, che sostiene come “nella vita L’INGRATITUDINE non paga mai. Stiamo vedendo i suoi progressi o meglio li vedete solo voi. Ora ha 21 anni. A 19 anni anni vinti 5 titoli ed una finale persa

Per finire, c’è chi si concentra sul pericolo di un’uscita prematura anche a New York: “Match completamente buttato via. Set e break avanti, 6-2 4-2, break perso immediatamente, poi 6-2 6-5 15-40 con 2 mach point non sfruttati, tie-break pessimo, e terzo set dove è crollato. Speriamo in un buon risultato agli Us Open ma sono preoccupato”.

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