Jannik Sinner, Filippo Volandri non ci sta: “Così non si può giocare”

Articolo di Luca Giorgetti

Il capitano dell'Italia di Coppa Davis ha analizzato il ritiro dell'Azzurro, fermato dai crampi a Shanghai nel match con Griekspoor

Il caldo estremo al Masters 1000 di Shanghai ha messo a dura prova le condizioni fisiche di tanti tennisti, tra cui Jannik Sinner. Il numero due del mondo è stato costretto ad alzare bandiera bianca per crampi nel terzo set del match di terzo turno contro Tallon Griekspoor.

Filippo Volandri, ospite di Tennis Talk su SuperTennis, ha parlato così dopo il ritiro dell’Azzurro: “Contro Daniel Altmaier ha chiuso in tempo la partita. Con Tallon Griekspoor ha avuto l’opportunità di chiuderla in due per poi avere un giorno di riposo e vedere. Ovviamente la condizione era quella, il giorno di riposo può solo farti abituare meglio a determinate situazioni”.

“Abbiamo parlato dei tanti ritiri – ha aggiunto -. Quasi in tutti i match che superano le due ore, entra il medico per misurare la pressione perché il giocatore si sente male. È un anno straordinario dove ci sono temperature elevate, ma così non si può giocare. In Cina potrebbero, per esempio, fare un circuito indoor. Così molti giocatori potrebbero rinunciare il prossimo anno”.

Dopo l’allarme lanciato da Sinner e compagni, l’ATP è al lavoro per trovare una soluzione al problema caldo dato che non solo a Shanghai si sono registrati malori. La ‘heat rule’ è in fase di studio: potrebbe essere inserita una norma secondo la quale un supervisor dell’ATP, in accordo con un team medico e con le autorità locali, può decidere di sospendere un match al verificarsi di alcune condizioni.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

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