Jannik Sinner – Carlos Alcaraz: Diego Nargiso senza peli sulla lingua

“Al servizio Sinner è ancora acerbo, mentre Alcaraz è già pronto, adulto”.

L’ex tennista azzurro Diego Nargiso in un’intervista al Corriere della Sera ha paragonato Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, due dei tennisti più promettenti del panorama mondiale, su alcuni fondamentali come dritto, rovescio e servizio.

Sulla battuta, Alcaraz è nettamente superiore secondo Nargiso: “Carlos è già pronto, adulto. Entrambi fanno viaggiare la palla sopra i 200 km all’ora, però Carlos ha già tutti gli angoli del servizio acquisiti: dalla botta al centro allo slice con palla ad uscire. Jannik ha ondeggiato tra foot up e foot back, le due posizioni dei piedi alla partenza del movimento del servizio, assestandosi sulla seconda. Con Piatti ha lavorato moltissimo su questo colpo fondamentale, però lo vedo ancora acerbo”.

Sul dritto: “Il dritto di Jannik viene da una storia più complicata rispetto al dritto di Alcaraz, all’inizio era il fondamentale meno forte tra i due, un colpo che l’altoatesino ha molto migliorato negli ultimi tre anni. Il dritto di Carlos è invece esplosivo e imprevedibile, difficile da leggere, fa male da qualsiasi parte del campo lo tiri, sia incrociato che lungolinea. Insomma, nell’arsenale di armi di Alcaraz è un colpo risolutorio, spesso definitivo”.

Nel rovescio è l’altoatesino ad essere preferito: “Il rovescio in diagonale di Jannik dimostra una sicurezza micidiale, da lì non lo sposti: ha appoggi sicuri, davvero in pochi riescono a scalfirlo sul lato sinistro. Il rovescio è un colpo devastante, con cui costruisce il gioco e induce all’errore l’avversario. Alcaraz utilizza di meno questo colpo, preferendo il dritto a sventaglio. È un colpo lineare, con cui riesce a tenere lo scambio e quando sceglie il lungolinea, è più un arma di preparazione che risolutiva”.

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