Del Potro non ha ancora ‘digerito’ il suo ritiro

La dura confessione di Del Potro

Il tennista argentino ha rilasciato una lunga intervista a “La Nacion” in cui racconta il calvario che lo tormenta da più di tre anni: “Oggi posso solo camminare, non riesco nemmeno a correre sul tapis roulant, non riesco a salire le scale senza dolore, non posso nemmeno guidare a lungo senza dovermi fermare per sgranchirmi le gambe a causa del dolore. Questa è la mia realtà, è molto dura, molto triste, ma continuo a cercare modi per migliorare. La mia nuova sfida è come cerco di elaborare tutto, assimilare ciò che ricevo e come mi alzo ogni giorno per vivere al meglio”.

Il vincitore degli Us Open 2009 ha ammesso tutta la sofferenza, anche mentale post ritiro: “Non posso accettare psicologicamente una vita senza tennis. Quando parlo con altri atleti che non sono più attivi, mi dicono: ‘Beh, ho preso gli ultimi due anni della mia carriera, l’ultimo anno, mi sono preparato in questo o quel modo’. Lo sto facendo ora. Ero il numero 3 al mondo, finché all’improvviso mi sono rotto le ginocchia ed eccomi qui, senza niente”.

E guai a dire che la Torre di Tandil non ci abbia provato: “Di recente sono andato in Svizzera da un altro medico, ho iniziato un nuovo trattamento, che mi è stato consigliato da diversi tennisti professionisti, ma finora non ho avuto un solo risultato positivo, è molto difficile ottenere quella sensazione dopo ogni tentativo, che si tratti di un trattamento o di un intervento chirurgico. La frustrazione che provo quando le cose non funzionano è difficile da spiegare. Mi illudo, ho fiducia in ogni nuovo trattamento che provo, ma ogni volta che fallisce è un colpo durissimo”.

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