Daniil Medvedev spiega la sua crisi: l’amara ammissione del russo

L'eliminazione dal torneo di Cincinnati è un altro duro colpo per il russo, protagonista di una stagione al di sotto delle aspettative.

Fuori dal torneo di Cincinnati dopo la sconfitta al primo turno contro Adam Walton, Daniil Medvedev ha confermato di vivere un periodo sportivamente negativo: nel 2025 non ha ancora vinto un torneo e ha disputato una sola finale, a Halle, perdendo contro Aleksander Bublik. Anche a Wimbledon aveva ceduto al primo turno (contro Bonzi), mentre nella trasferta americana non è andato oltre il quarto di finale raggiunto a Washington.

“Potrei parlare del caldo e dell’umidità che rendono tutto difficile dal punto di vista fisico, ma in realtà è un periodo in cui fatico ad avere fiducia in me stesso – ha confidato in conferenza stampa -. Se il mio corpo mi tradisce, non c’è colpo in campo che possa aiutarmi: è tutto così frustrante, bisogna però ammettere che possa accadere, nello sport”.

“La soluzione? La sto cercando – ha aggiunto l’ex numero 1, attualmente quindicesimo nel ranking -, sento di essere ancora lontano dal poter dire di averla trovata. Il caldo è complicato per tutti, non mi spiego perché per me lo sia diventato di più. Devo lavorare con il mio staff per capire come poter cambiare la situazione e tornare ai miei livelli”.

Vincitore degli US Open nel 2021 e numero 1 nel ranking ATP a febbraio 2022, Daniil Medvedev ha conquistato complessivamente 20 tornei in singolare, ben 18 dei quali sul cemento, la sua superficie preferita. In questa stagione però ha sofferto sia nella trasferta di inizio anno in Australia (a Melbourne è uscito al secondo turno per mano di Learner Tien) sia, finora, in quella in Nordamerica.

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