Carlos Alcaraz: il paragone illustre di Marco Cecchinato

Carlos Alcaraz: il paragone illustre di Marco Cecchinato

Marco Cecchinato ha avuto l’onore di allenarsi con il numero uno del mondo Carlos Alcaraz presso l’Accademia di Juan Carlos Ferrero, a Villena. Il tennista palermitano ha rilasciato alcune dichiarazioni alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del numero uno del mondo.

“Io e il mio team abbiamo iniziato a lavorare in Spagna per preparare la prossima stagione perché molti giocatori si allenano tra Valencia e Alicante – ha spiegato l’azzurro -. Mi sono allenato bene con Carlos [Alcaraz, ndr], è davvero un ragazzo straordinario, ed è fortissimo sul campo. Ho visto in che modo è cresciuto rispetto agli allenamenti che abbiamo condiviso in passato nelle stagioni precedenti. Il rapporto tra lui e il suo allenatore Ferrero è meraviglioso. Tutto ciò che dice Juan Carlos è ogni volta una lezione preziosa per Carlitos, il quale subito cerca subito metterla in pratica”. 

Quindi ha analizzato i miglioramenti del talento di Murcia, facendo un paragone illustre: “Rispetto ad un anno fa è molto più potente e si vede che sta lavorando sullo sviluppo dei punti per avere come obbiettivo in campo la proiezione immediata al vincente di dritto. In un certo senso mi ricorda molto Rafa [Nadal, ndr]. Difficile che possa scendere in classifica nel 2023. Sarà sicuramente una stagione di adattamento e assestamento per lui, ma sono certo che rimarrà al Top perché è talmente così abile sia a livello mentale che fisico. Fa veramente paura, che sia terra o cemento”.

Infine ha concluso facendo un bilancio della sua difficile stagione, senza fissarsi degli obiettivi per quella che verrà: “Non mi pongo obiettivi in ??termini di classifica per il 2023. Voglio solo dare il massimo e vincere quante più partite possibili, quante più ne riuscirò a portare a casa. Per me, giocare di nuovo nei Challenger dopo una vita tennistica vissuta nel massimo circuito è stato molto difficile da accettare. L’ho subita tanto sul piano psicologico la discesa in classifica. Poi, però, ho compreso che avrei dovuto affrontare ogni sfida con l’atteggiamento giusto se volevo provare a migliorarmi ancora. Alla fine sono molto contento di come ho chiuso il peggior anno della mia vita da tennista”.

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