Carlos Alcaraz, confessione su Jannik Sinner: “Ossessionati l’uno dall’altro”

Articolo di Luca Giorgetti

In una lunga intervista concessa a Marca, il numero uno del mondo ha parlato anche della grande rivalità con l'Azzurro

Carlos Alcaraz ha concesso una lunga intervista a Marca in cui ha parlato della rivalità con Jannik Sinner con cui ha perso in finale alle ATP Finals di Torino: “Credo che sia Sinner che io siamo ossessionati l’uno dall’altro. Lui ha perso due o tre partite negli ultimi due anni e la maggior parte è stata contro di me”.

“Jannik deve guardare e riflettere su ciò che deve migliorare per battere il giocatore che non è riuscito a sconfiggere più volte – ha aggiunto il numero uno del mondo -. È logico ed è normale. Io invece ho perso contro più giocatori, ma il mio pensiero è cercare di migliorare e fare le cose necessarie affinché, la prossima volta che ci affronteremo, io sia un giocatore molto migliore”.

Il murciano, tuttavia, non dimentica Novak Djokovic: “Passano gli anni, ma è ancora lì: è il numero quattro del mondo e ha raggiunto la semifinale in tutti i tornei del Grande Slam. Ha il livello e la motivazione, perché il fisico glielo permette, per continuare a competere e restare al massimo livello. È vero che, negli ultimi anni, sia Jannik che io siamo quelli che siamo stati più vicini a lui, insieme ad altri. Ma, mentalmente, soprattutto noi due. Può darsi che stiamo passando a un’altra generazione”.

Carlitos ha dovuto rinunciare alla Coppa Davis per un infortunio: “Non so se la Coppa Davis mi debba qualcosa, ma di una cosa sono sicuro: prima o poi arriverà il momento. Preferirei che fosse prima che poi, ma un giorno accadrà. L’unica volta in cui ho potuto vedere la Coppa Davis dal vivo è stata a Valencia, in un Spagna-Germania. È l’unica occasione in cui ci sono andato da spettatore, con la partita storica di David (Ferrer) contro Kohlschreiber. È stato un momento incredibile”.

Chiosa sull’ipotesi di giocare fino a 38 anni come Djokovic e Nadal: “No, al momento non mi ci vedo. Preferisco procedere anno dopo anno per vedere fin dove può arrivare il mio corpo. E, soprattutto, se ho ancora la motivazione e la voglia. Non penso se arriverò a 33 o a 38 anni. Mi prenderò cura di me stesso affinché la mia carriera sia il più lunga possibile”.

Laureato in Economia alla Bicocca di Milano, e specializzato col Master in Sport Business Management, collabora per Sportal.it scrivendo articoli di ogni sport dopo l'attenta analisi di dati, fonti e statistiche. In particolare, è appassionato di tennis, che pratica a livello agonistico, e calcio.

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