Adriano Panatta commuove in una intervista in tv

Articolo di Aldo Seghedoni

L'ex tennista si è confidato sulla sua vita e sulla carriera: "Grazie a mia moglie sono uscito da un periodo buio. Morire? Mi dà fastidio"

Adriano Panatta in una intervista al programma “Ciao Maschio” sulla Rai si è confidato sulla carriera e sulla sua vita: “Non sono mai stato molto presente per i miei figli, quando erano molto piccoli stavo sempre in giro per il mondo. Purtroppo era il mio lavoro, non potevo fare altrimenti. Ho fatto tanti sbagli, anche anni in cui mi sono completamente isolato”.

“Il merito di Anna, mia moglie, è stato proprio quello, mi ha ridato la gioia di mettermi un po’ in gioco, di ricominciare un po’ da capo, di fare cose che prima non facevo più. Ad un certo punto andavo solamente in ufficio, lavoravo, poi andavo a casa, non uscivo mai. Avevo perso anche il contatto con gli amici. Ed è stato un periodo non tanto bello”.

“Non c’era voglia di vedere nessuno, questa è la verità. Facevo il mio lavoro, perché l’ho sempre fatto per carità. Però durante i momenti liberi non frequentavo persone, me ne stavo per conto mio da solo. Morire? Mi dà fastidio. Sono a più di tre quarti della mia vita. Per cui bisogna pensarci, vorrei avere trent’anni in meno…”

Panatta ha anche parlato della Coppa Davis persa contro la Francia: “Ci hanno rubato la partita a Nancy. La federazione internazionale di tennis mi ha fatto un processo e mi voleva squalificare, alla fine ho scritto una lettera di scuse hanno messo un pochino a tacere. Comunque veramente ci hanno rubato la partita. Stavamo 2-0, abbiamo perso 3-2”.

Gli dicono tutti che è troppo elegante ma lui non crede sia vero. Ha sempre avuto una grande attrazione per la NBA ma l’altezza non l’ha mai supportato e così ha dovuto ben preso riporre il sogno nel cassetto di diventare un giocatore di basket professionista. Ma non considera che scrivere sia un ripiego, tutt’altro.

TG SPORT

Articoli correlati