
Pietro Bagnaia si apre sulle difficoltà del figlio Pecco in una delle fasi più critiche della sua carriera, e sul ruolo di Valentino Rossi.
Pecco Bagnaia “salvato” da Valentino Rossi. Questa la ricostruzione del padre dell’attuale pilota del team factory Ducati, che in carriera vanta tre titoli mondiali (quello del 2018 e la doppietta 2022-2023 in MotoGP). Decisiva non solo per il suo exploit ma proprio per la sua intera carriera, secondo papà Pietro, fu però proprio il trasferimento nell’Academy curata dal ‘Dottore’ di Tavullia.
Pietro Bagnaia ne ha parlato intervenendo al podcast ‘PecinoGP’, spiegando che le difficoltà di Pecco risalenti al 2013 e ai tempi della Moto3 hanno seriamente rischiato di arrestare la sua ascesa nel motomondiale. “Non gli insegnavano niente, e tutti erano costantemente arrabbiati – ha spiegato -. Spinsi per fargli fare un test in Mahindra, ma mi dissero che se fosse successo non avrebbe mai più corso. Per fortuna all’epoca stava nascendo la VR46 Academy“.
Proprio qui, nella fucina di talenti curata da Valentino Rossi, esplose la carriera di Pecco. “Il progetto era agli albori, e Uccio mi propose di farne parte – ha ricordato Pietro Bagnaia -. In quel momento, dalla depressione, tornò l’entusiasmo per il motociclismo“.
“Pecco fu il primo pilota dell’Academy fuori dal circolo degli amici personali di Valentino Rossi, ma proprio per questo fu accolto molto bene. Poi, al team Aspar di Gino Borsoi, trovò Jorge Martin. E tra i due la chimica fu immediata, erano unitissimi e inseparabili anche in camera e a tavola”, ha concluso papà Bagnaia.