Marc Marquez: Dani Pedrosa avverte tutti di non esagerare

Articolo di Martino Davidi

Il pilota catalano della Ducati ha vissuto una stagione straordinaria, ma il connazionale è schietto: "Ha dovuto lasciare la Honda…"

Dani Pedrosa ha parlato del suo ex compagno di squadra Marc Marquez in una intervista a DAZN: il centauro iberico è stato il primo a sperimentare la forza del pilota numero 93, che vinse subito al suo primo anno di MotoGP nonostante la sua giovane età. “Avevo la sua stessa moto, ma non riuscivo a crescere allo stesso livello. In quel momento, ho visto un Marc molto versatile. Credo che sia una delle sue qualità migliori. Era un pilota molto completo, e quando gli mancava qualcosa per essere al livello degli altri era molto abile a capire rapidamente cosa gli mancava e ad applicarlo in pista”.

Pedrosa ha però avvisato che avere Marquez in squadra può essere un’arma a doppio taglio sotto alcuni aspetti: “Quando si tratta di sviluppare la moto, non è il pilota migliore, perché lui riesce a superare problemi della moto che invece gli altri centauri non riescono a superare. Questo mi ha penalizzato molto, soprattutto quando è stato lui a guidare lo sviluppo della Honda“.

A livello personale, Pedrosa non ha mai avuto screzi con Marc: “Ha un carisma speciale. Il modo in cui festeggia, l’energia che trasmette alla squadra… potresti arrivare quarto, fuori dal podio, e lui vincere la gara. Ma poi la squadra vuole unirsi a a quella festa, a quell’energia positiva. Se questo si ripete per molti weekend, le cose diventano difficili…”.

Pedrosa ha comunque avvertito di non esagerare riguardo alla forza di Marc: “Sarebbe veloce anche su un trattore? Beh non esageriamo, la realtà è che ha dovuto lasciare la Honda e andare in Ducati per vincere di nuovo. Se no sarebbe rimasto in Honda se fosse stato in grado di vincere con quella moto”.

Grande appassionato di sport, è stato un discreto lanciatore di peso ma ha dovuto smettere per problemi ai tendini. Ciò non gli ha impedito di mantenere i legami con il magico mondo dell’atletica. Gli piace scrivere, ma anche leggere: il suo autore preferito è Stephen King e spera di poterlo incontrare un giorno.

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