
Il campione 26enne punta forte sulla Sei Giorni di Enduro, che vivrà la sua edizione 2025 in Italia, a Bergamo.
A poche settimane da uno degli eventi più importanti del calendario internazionale dedicato alle gare di Enduro, la Sei Giorni che si svolgerà a Bergamo dal 24 al 29 agosto prossimi, Andrea Verona si mostra già pronto per dare il via a un nuovo capitolo della rivalità fra Italia e Spagna, una costante non solo in ambito motociclistico ma anche in altri sport, come si è visto recentissimamente con le sfide sui campi da tennis fra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz. Sportal.it ha avuto il piacere di ascoltare in esclusiva le parole di Verona nella sede di Airoh, ad Almenno San Salvatore (Bergamo).
“Siamo più o meno a metà della stagione – ha spiegato il campione 26enne -, la seconda parte sarà caratterizzata da quello che è l’evento più importante dell’anno, la Sei Giorni: è un evento molto sentito ogni anno, nel 2025 poi si disputerà in Italia e questo ci stimolerà ancora di più a dare il massimo per raggiungere un risultato importante”.
“La rivalità fra Italia e Spagna – ha aggiunto Verona – è sempre più agguerrita in vari sport: nel nostro, è da qualche anno che con Josep Garcia ci giochiamo il Campionato del mondo e la Sei Giorni, ogni gara è speciale. Quest’anno alla Sei Giorni giochiamo in casa, speriamo di poterla spuntare sia come squadra sia nell’individuale”.
Al di là delle “sportellate” sul tracciato, fra rivali restano sempre grande rispetto e correttezza, come ha confermato lo stesso Andrea Verona: “Quella in pista è una rivalità sana: nel weekend di gara ognuno fa il proprio e cerca di essere il migliore, è normale che sia così. Fuori dal tracciato, però, c’è grande rispetto fra tutti i piloti”.