Lewis Hamilton sul “suo” Hungaroring, le sue parole

Lewis Hamilton sul “suo” Hungaroring, le sue parole

Lewis Hamilton è fiducioso sulle possibilità della Mercedes nel Gran Premio d’Ungheria sul circuito dell’Hungaroring, dove il sette volte iridato ha vinto otto volte (2007, 2009, 2012, 2013, 2016, 2018, 2019 e 2020), come a Silverstone e come Michael Schumacher a Magny-Cours: uno dei tanti record che detiene, in solitaria o, come in questo caso, in comproprietà. Ecco le parole del 38enne britannico nella conferenza stampa della vigilia della tre giorni magiara, i virgolettati sono riportati da formulapassion.it.

“Cerco sempre di fare affidamento sulla mia capacità di guida per compensare il deficit. Ma alla fine non è stato sufficiente in molti circuiti. Ma questo è stato un circuito buono per me in passato e credo che l’anno scorso abbia confermato di essere adatto a noi (Lewis finì secondo e il suo compagno di squadra George Russell terzo, ndr). Dato che si tratta di un circuito a media e bassa velocità, spero che saremo più vicini. Ma ho sentito che la Red Bull potrebbe avere un pacchetto di aggiornamento anche per questo fine settimana. Quindi dovremo vedere come questo influenzerà le prestazioni“.

“Ci vuole tempo per costruire le cose. James Allison è un grande, abbiamo un ottimo rapporto e sa quando essere severo. Non è mai stato tenero, a dire il vero. L’altro giorno abbiamo avuto un’ottima riunione in cui c’erano tutti i responsabili dei reparti, George e io, e ci siamo assicurati che fossimo sulla stessa lunghezza d’onda. Abbiamo fiducia al 100% in loro. E credo che come gruppo, nel suo insieme, arriveremo dove dobbiamo arrivare“.

“La cosa che non possiamo vedere è il flusso d’aria in tutta l’auto. In galleria del vento c’è una certa quantità di movimento della vettura. Ci sono simulazioni con le nuove regole che abbiamo, ci sono tutti i nuovi strumenti che abbiamo dovuto creare per capire il flusso delle strutture sotto la vettura. I vortici sono incredibili se si vede cosa succede sotto l’auto. Ed è molto diverso da quello che accadeva prima. Lavorare su questo aspetto richiede tempo e inoltre le risorse sono molto limitate. Bisogna fare attenzione alle decisioni che si prendono. Bisogna essere molto metodici nel seguire questo processo altrimenti si possono perdere settimane di sviluppo e decimi di prestazione. Vorrei che il percorso fosse più veloce, ma purtroppo non è così“.

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